Mega gru per dare una svolta ai traffici

La Compagnia portuale investe 3milioni: «Pronti a farne altri». Insediamento “in anteprima” dell’Autorità di sistema
Di Giulio Garau
Bonaventura Monfalcone-21.12.2016 Nuova gru-Compagnia portuale-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-21.12.2016 Nuova gru-Compagnia portuale-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Una nuova gru Liebherr da 150 tonnellate di portata con uno “sbraccio” da 54 metri adatto alle più grandi navi che transitano attualmente per i porti. “Sotto la gru”, un ideale “albero di Natale”, come pacco dono per il porto il discorso di insediamento “in anteprima” della nuova Autorità di sistema dell’Adriatico Orientale, nella persona del segretario generale Mario Sommariva accolto dall’Autorità marittima presente con il comandante della Capitaneria di Porto di Monfalcone Pasquale Di Gioia.

Autorità di sistema, operatori portuali, autorità marittima. È riuscita a disegnare un quadro perfetto ieri in porto la Compagnia portuale in occasione della consegna dell’innovativa e tecnologica gru che diventa la più grande presente in porto, costata 3 milioni di euro. Una cerimonia che ha fatto capire che sta cambiando l’aria in porto a Monfalcone che si appresta a una svolta con il prossimo ingresso dell’Autorità di sistema Trieste-Monfalcone.

«Questa gru ci consentirà di essere più competitivi sul mercato - ha spiegato l’ad della Compagnia Portuale Andrea Valentinuzzi - per le maggiori capacità operative e velocità di carico e scarico (fino a 120metri al minuto ndr). Se saranno approfonditi i fondali del canale di ingresso con l’escavo, se ci saranno più piazzali a disposizione e se sarà possibile avere treni più lunghi sulle banchine si potrà garantire anche lo sviluppo dei traffici». Già ora la Compagnia con 2,5milioni di merce all’anno, gran parte prodotti siderurgici e cellulosa, è il primo operatore in porto, ma l’obiettivo non è soltanto quello di aumentare i traffici ma anche di investire su piazzali e infrastrutture.

«Ne è testimone questa gru oggi che battezziamo - ha aggiunto Fabrizio Zerbini, presidente di Trieste Marine Terminal e amministratore delegato di ToDelta del gruppo Maneschi - un investimento da 3 milioni di euro che la Compagnia fa sul porto di Monfalcone. Una ulteriore dimostrazione della volontà di proseguire negli investimenti. Abbiamo molta fiducia nell’integrazione tra Monfalcone e Trieste, si svilupperanno sinergie importanti, non di tratta di scali asserviti uno all’altro». Trieste ha fondali, ma ha carenza di spazi, Monfalcone ha meno fondali ma tanti spazi. «E’ qualcosa che ci deve unire, poi entrerà anche Porto Nogaro. i traffici a Monfalcone avranno ricadute importanti sul territorio. La gru è un chiaro segnale della nostra volontà a investire, abbiamo progetti importanti per lo scalo per creare nuove banchine e piazzali. Finora non ci hanno lasciato, ma è importante perchè il mercato chiede garanzie di ormeggio, le navi sono sempre più grandi per contenere i costi e non si può farle attendere in rada».

Le premesse e gli ingredienti per il decollo ci sono tutte, ne è convinto pure il comandante Di Gioia che sottolineando le «grandi potenzialità dello scalo che devono ancora esprimersi» quando saranno risolti i «molti problemi presenti» ha accolto in anteprima ufficiale l’Autorità di sistema. «Spero che l’Autorità arrivi presto - ha esordito il segretario generale Mario Sommariva c’è un iter in corso e abbiamo segnali confortanti. In capo a poco tempo potremo intervenire e iniziare ad affrontare i problemi». Dopo anni di buio finalmente una governance solida e non spezzettata. Un desiderio di tutti gli operatori a Monfalcone presenti anche ieri alla cerimonia e tra questi Raffaele Bortolussi della Marter. Ma sia chiaro, non ci si deve attendere miracoli.

«Nessuno ha la bacchetta magica, noi per primi» ha fgatto ben presente Sommariva che ha declinato lo scheletro del programma di governance. «Noi perseguiremo il nostro mestiere che è quello di amministrare, gestire, fluidificare i servizi. Con questa mission stiamo lavorando a Trieste e lo faremo anche a Monfalcone, due realtà assolutamente integrabili il cui sviluppo porterà giovamento a entrambi gli scali. Costruiremo una realtà logistica di grande valore».

Non si tratta di auspici del segretario generale, ma di cose concrete basate su dati precisi. Sommariva è stato chiaro di fronte agli operatori: «Conosciamo le criticità che ci sono in questo scalo, dalle infrastrutture alle ferrovie sino ai fondali. Ma puntiamo alla migliore ottimizzazione della gestione delle aree. E guardate che le potenzialità di spazio di Monfalcone sono molto rare». Un punto sul quale ha insistito come conoscitore di molte altre realtà portuali, secondo Sommariva infatti l’integrazione con Trieste sarà un fattore vincente. «Il nostro obiettivo è l’integrazione delle varie competenze - ha concluso - ci impegneremo per fare tutto ciò che è possibile. Lo abbiamo fatto e ci siamo sforzati per Trieste e lo faremo anche a Monfalcone. Tenere insieme operatori e istituzioni cercando una visione comune dello sviluppo. Questa sarà la nostra modalità di approccio. C’è un grande lavoro da fare assieme».

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