Megayacht, il ritorno di Ecstasea e Pelorus

Per un “Topaz” che forse se ne va oggi, altri due megayacht pronti ad attraccare a Trieste a Ferragosto. Un ferragosto da Saint Tropez per i triestini che restano in città e per i turisti che hanno scelto Trieste per passare la giornata di oggi. I nuovi arrivi hanno il nome di Ecstasea e Pelorus, vecchie conoscenze di Trieste dove ritornano ogni anno sedotte forse dall’accoglienza locale o dai servizi offerti dallo scalo giuliano. Entrambe hanno fatto parte della mega flotta del magnate russo Roman Abramovich prima di passare in mano arabe. Lo stesso odore di petrodollari che emana il “Topaz” (si parla della famiglia reale Al Nahyan di Abu Dhabi) al suo esordio triestino, dal valore folle di 550 milioni di euro. I megayacht hanno creato quasi un ingorgo ieri nel Golfo di Trieste a causa delle insolite condizioni del mare spazzato dalla bora a oltre cento chilometri all’ora. Le due barche, seguite dalla Trieste Yacht Service, resteranno qualche giorno in città. Il Pelorus, ai tempi di Abramovich, è stato avvistato spesso a Trieste e diverse volte in Dalmazia. Lo yacht, uscito nel 2003 dai cantieri di Brema della Lurseen e progettato da Tim Heywood, è passato nel 2009 all’ex moglie Irina Abramovich come parte dell’accordo di divorzio. È stata lei a venderlo nel 2001 per 300 milioni di dollari a David Geffen, produttore discografico e cinematografico, socio di Steven Spielberg della Dreamworks. Da oltre un anno è finito in mani arabe, tanto per cambiare, anche se batte bandiera delle isole Cayman (una costante di questo genere di barche). L’imbarcazione, 115 metri di lunghezza, è un vero albergo galleggiante, dispone di una tecnologia avanzatissima con un sistema di monitoraggio capace di osservare tutto quello che avviene nelle vicinanze.