Melato difende la correttezza delle assunzioni

Il dirigente in scadenza evidenzia «la totale legittimità delle procedure seguite» e l’attività dell’Istituto
Lasorte Trieste 27/03/15 - Ordine dei Medici, Conferenza Stampa; Mauro Melato, Presidente Claudio Pandullo
Lasorte Trieste 27/03/15 - Ordine dei Medici, Conferenza Stampa; Mauro Melato, Presidente Claudio Pandullo

Mauro Melato, direttore generale del Burlo Garofolo, non ci sta e in una lunga nota sottolinea la posizione dell’Irccs e la «totale legittimità delle procedure seguite per l’assunzione e le nomine contestate» in riferimento a quanto uscito nei giorni scorsi nell’ambito dell’inchiesta de “Il Piccolo”.

Il dirigente in scadenza di mandato (l’incarico si concluderà sabato prossimo) entra nel dettaglio punto per punto. O meglio, nome per nome. Iniziando così: «Non corrisponde al vero che la signora Denise Demarchi è stata trasferita all’Istituto, in quanto il provvedimento citato dispone il mero accoglimento della domanda, cui non è seguito il passaggio per mobilità volontaria poiché l’Amministrazione di provenienza (Ordine dei medici) non ha concesso il nulla osta». Quanto alla dottoressa Martina Pandullo, rileva Melato, «le linee guida regionali allora vigenti disponevano per tutte le Aziende del Ssr la possibilità di acquisire personale amministrativo esclusivamente con mobilità regionale; l’acquisizione è stata disposta a seguito di regolare e trasparente procedura comparativa tra più candidati, mai impugnata», rileva Melato. Proprio a conclusione di questa procedura «sono state acquisite - prosegue il dg del Burlo - due unità, una da Ass1 e una da Aouts, in sostituzione di altrettanti dipendenti del Burlo transitati a loro volta per mobilità volontaria in altre Aziende regionali. Quanto alla posizione organizzativa la dott.ssa Pandullo è stata scelta a seguito di procedura valutativa del curriculum e colloquio, quale dipendente più idonea a ricoprire l’incarico già esistente e rimasto vacante a seguito del trasferimento del titolare presso altra pubblica amministrazione». Nella nota, Melato arriva poi a Giuliano Pesel, «risultato vincitore di regolare concorso pubblico a seguito di tre prove (scritta, pratica e orale) valutate da una qualificata Commissione giudicatrice che per gli Irccs risulta composta non solo da professionisti nominati dalla Regione ma anche da un componente ministeriale. Qualsiasi Commissione concorsuale è completamente autonoma nell’ambito dei lavori e l’Amministrazione recepisce meramente la graduatoria finale. L’assunzione si è resa necessaria poiché, presso il Servizio in questione, non era presente una figura dirigenziale». Per Elisabetta Danielli, il direttore generale evidenzia che «il provvedimento di apertura del concorso pubblico espressamente richiamava la destinazione del vincitore presso la Direzione sanitaria e in particolare all’Ufficio Innovazione Sanitaria, ponendo pertanto in par condicio tutti gli interessati. Non corrisponde al vero di conseguenza che la destinazione sarebbe stata il Laboratorio di analisi».

C’è poi il capitolo “direzione sanitaria”: «Dino Faraguna è stato nominato nel 2010 con regolare provvedimento del direttore generale essendo in possesso di tutti i requisiti di legge. La nomina non è stata inficiata dalla normativa successivamente entrata in vigore». Sul versante della direzione amministrativa, afferma Melato, «Costanza Santin è cessata dalla carica di direttore amministrativo di propria iniziativa (dimissioni), a prescindere da un convincente accertamento della effettiva irregolarità della sua nomina sollevata dal Collegio sindacale dell’Istituto». Infine, il direttore generale riassume i numeri di alcune strutture aziendali. Quella di Microbiologia «gestisce attualmente tutte le attività di diagnostica di laboratorio dell’Istituto sotto la responsabilità dell’attuale incaricato che dispone di un organico così composto: 22 tecnici di laboratorio, 3 amministrativi, 1 dirigente chimico, 4 dirigenti biologi, 1 medico, oltre al responsabile». Il Dipartimento materno neonatale «comprende 4 Strutture complesse, 1 Struttura semplice e 2 Strutture semplici dipartimentali di cui 2 a vocazione rispettivamente ginecologica ed ostetrica e di direzione l’una universitaria e l’altra ospedaliera, con un organico complessivo di 28 dirigenti medici e oltre 70 unità solo tra ostetriche ed infermiere che ben giustifica ai sensi del vigente Atto aziendale l’esistenza di due strutture, peraltro esistenti da oltre 30 anni».

Riproduzione riservata © Il Piccolo