Mense scolastiche, gli scarti all’Aipa

Gli scarti alimentari del servizio di ristorazione scolastica comunale continueranno ad andare all’Aipa. La giunta Romoli ha approvato nei giorni scorsi la delibera che consente ai volontari dell’Associazione isontina protezione animali di ritirare il cibo avanzato per sfamare gli ospiti della loro struttura o le colonie feline regolarmente censite.
Il settore Attività educative e scolastiche effettua il servizio di ristorazione scolastica a favore dei bambini e dei ragazzi che frequentano i nidi d’infanzia comunali, le scuole dell’infanzia comunali e statali e la scuola primaria a tempo pieno nelle sedi di via Gramsci e di via Cipriani. All’interno del centro “Lenassi” eroga poi i pasti a ragazzi iscritti ai servizi del doposcuola, nonché agli studenti e ai docenti delle sedi goriziane delle Università di Trieste e di Udine. Nei centri cottura, a seguito dell’attivazione delle nuove modalità di resa del servizio di ristorazione scolastica comunale, vengono giornalmente preparati circa 900 pasti che vengono serviti direttamente ai fruitori o che vengono somministrati successivamente nelle strutture dove non è presente un centro cottura.
Per l’amministrazione comunale, la collaborazione anti-spreco avviata nel corso dell’anno scolastico 2012/2013 per riciclare gli avanzi quotidiani è a costo zero. Da un punto di vista tecnico, i Servizi educativi non hanno rilevato alcun appesantimento nell’attività dei dipendenti che operano nei centri cottura. Anziché nei rifiuti, gli scarti vengono semplicemente versati in appositi contenitori forniti dall’Aipa. Questi vengono sistemati all’esterno dei locali e sono poi i volontari della stessa associazione animalista a ritirarli e a lavarli una volta distribuito il cibo ai cani e ai gatti. Come sottolineato nella delibera, il progetto non incide sulla qualità complessiva del servizio erogato all’utenza, in quanto tutta l’attività avviene al termine del ciclo di ristorazione. È curioso notare il fatto che anche un accordo per la distribuzione degli avanzi alimentari agli animali richieda un contratto con tanto di autorizzazioni, norme di autocontrollo e sicurezza. All’articolo 3 è prevista, tra le altre cose, anche una comunicazione all’Azienda sanitaria “Bassa Friulana-Isontina”. In merito, l’assessore comunale al Welfare Silvana Romano si è riservata ogni tipo di commento. Ha piuttosto sottolineato che l’amministrazione è sensibile alla tematica dello spreco delle risorse e non ha esitato a riconfermare per il terzo anno la convenzione con l’onlus animalista. (ste.bi.)
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