Messa disturbata dalla raccolta del vetro

An.bo.

GRADO

A causa di lavori rumorosi e altri fattori i fedeli che assistono alla messa all’esterno della basilica sono spesso disturbati. Per il ridotto numero di posti all’interno (poco meno di 130) a seguito delle disposizioni anti Covid, capita puntualmente che a ogni messa ci siano dei fedeli, gradesi e turisti, anche stranieri, costretti a seguire la celebrazione all’esterno di fronte alla porta grande, in parte sul sagrato e in parte sulla piazzetta, a fianco della quale dopo parecchie sollecitazioni è stato posizionato, e funziona regolarmente, un altoparlante.

Durante ogni celebrazione escono così dalla chiesa per recarsi sul sagrato gli incaricati a raccogliere le offerte e i sacerdoti che si recano a impartire la comunione anche all’esterno sempre “scortati” dai volontari dell’Ordine di Malta.

Accade, però, che questi fedeli che sono all’esterno vengano disturbati. Ciò che colpisce per prima è che, nonostante ci sia il divieto di circolazione in bicicletta all’interno del centro storico, talvolta passino tranquillamente alcune persone pedalando facendo gimcana fra i fedeli.

Vi passano poi persone che vanno a spasso magari accompagnate dai propri cani al guinzaglio che talvolta abbaiano. Nessun divieto per loro, ovviamente, liberi di farlo, ma notando le persone che seguono una messa dall’esterno perché non imboccare altre stradine? Capita poi che vi transitino anche delle autovetture.

Che, beninteso, sono autorizzate poiché si tratta di residenti ma costringono i fedeli a spostarsi. Tuttavia ciò che reca il maggior disturbo sono i rumori prodotti da chi lavora. Il riferimento è in particolare per gli addetti alla nettezza urbana, specialmente quelli che raccolgono il vetro. Possibile che non si possano scaricare le campane in un altro momento?

In fin dei conti la funzione religiosa della domenica mattina dura una quarantina di minuti.

La stagione sta ormai scemando e questi aspetti passeranno in archivio ma tutti i diretti interessati dovrebbero pensare ai rimedi ben prima della prossima stagione. A meno che l’epidemia di Covid finisca e si torni alla normalità con il normale afflusso di fedeli in chiesa. —

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