Mici come star: passerella alla mostra di Montebello

Un week end di sfilate, concorsi e premiazioni per i circa 400 amici pelosi, sonnacchiosi, baffuti e a quattro zampe che sono stati i protagonisti dell’Esposizione internazionale felina, una competizione di altissimo livello tenutasi ieri e sabato in città presso l’Ippodromo di Montebello.
Curata dall’associazione L’A.Mici.Zia, sotto l’egida dall’Associazione nazionale felina italiana (Anfi), l’expo dedicata al mondo dei gatti ha ospitato mici italiani provenienti da quasi tutte le regioni del Nord, dalla Toscana e dal Lazio e “stranieri” arrivati da anche Croazia, Slovenia, Austria e Ungheria. Sono stati duecento i concorrenti per ciascuna delle due giornate in rappresentanza delle circa 36 razze riconosciute, divise in quattro gruppi: la categoria dei “persiani ed esotici”; quella dei “gatti a pelo semilungo”, che abbraccia, tra gli altri, Sacri di Birmania, Ragdoll, Norvegesi delle foreste e Maine coon; la categoria dei “gatti a pelo corto”, la più ampia, composta da Abissini originari del Nord Africa, British, Certosini, Blu di Russia ed Egyptian mau; e infine quella dei “siamesi ed orientali”.
Accanto ai gatti blasonati ha condotto una propria gara anche la categoria dei “gatti di casa”, tipologia di felino più diffusa costituita dai beniamini di ciascun proprietario.
Grande il richiamo della kermesse, che ha visto un’altissima presenza di esperti e non, adulti e bambini con tanto di orecchie da gatto posticce amanti dell’animale conosciuto come il più selvatico fra quelli addomesticati ma anche il più affascinante: tra le sue armi di seduzione, fusa, passo felpato e anche immancabile lo sguardo ammaliatore.
Tutti i mici in gara sono stati valutati da una commissione giudicante internazionale che ha nominato il migliore di ogni razza: al vaglio le caratteristiche fisiche, dal pelo al colore degli occhi e la posizione delle orecchie, ma anche l’indole, che dev’essere dolce e inoffensiva. A questo punto è seguita la “nomination”, ossia la selezione, da parte di ciascun giudice, di sei esemplari per ogni razza tra maschi, femmine e cuccioli, che hanno sfilato per il “Best in Show”. I vincitori hanno infine gareggiato per il titolo di “Best of best”, il “Bello tra i belli”.
Identico è stato l’iter per i mici casalinghi, valutati pur non avendo un pedigree e nominati per il loro particolare “Best”. E tra gli eleganti Blu di Russia, i morbidi British e i Devon Rex, del cui musetto si racconta che abbia ispirato Spielberg per il personaggio di E.T., c’era spazio anche per i trovatelli dell’Astad e del Gattile di Giorgio Cociani: inutile raccontare delle inevitabili suppliche a mamma e papà fatte da ogni bambino dopo aver visto le gabbiette degli orfani da adottare.
Vanessa Maggi
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