Microarea di Opicina: una casa dopo tre anni

Aperta la sede. Sinora l’attività si svolgeva lungo le strade o negli alloggi degli utenti che potenzialmente sono 800
Lasorte Trieste 24/09/18 - Opicina, Via S.Mauro, Inaugurazione Microarea
Lasorte Trieste 24/09/18 - Opicina, Via S.Mauro, Inaugurazione Microarea

OPICINA

Poco più di 30 metri quadrati con una cucina, una sala da pranzo, un bagno e un ufficio. Quanto basta per ospitare le attività di una – appunto – Microarea. Ieri in via San Mauro 12 è stata inaugurata la sede dell’Habitat Microarea di Opicina, che prende finalmente anche una forma fisica dopo ormai tre anni d’attività sul territorio.

«Finora abbiamo lavorato nelle strade e nelle case, ma ora abbiamo compiuto un altro passo avanti e potremo organizzare più attività e momenti d’aggregazione», afferma Piero Cossetti, il referente dell’Habitat Microarea e uno dei due operatori assieme a Adriana Panzera. Come in ognuna delle 16 Habitat-Microaree della città, anche qui le attività vengono organizzate in base alle esigenze specifiche del territorio, che nel caso di Opicina conta circa 800 potenziali utenti tra gli alloggi Ater e Cad nell’area di competenza. Ora, grazie alla nuova sede, si potranno quindi tenere dei dopo-scuola e pranzi sociali, oltre a permettere l’immagazzinamento del cibo ottenuto dalla raccolta dei pasti dalle mense dell’Area di ricerca di Trebiciano e Basovizza che viene compiuto tre volte alla settimana assieme a TriesteAltruista.

All’inaugurazione sono intervenuti anche i rappresentanti delle tre realtà che hanno reso possibile il progetto, cioè il Comune, l’Azienda sanitaria e l’Ater. Si tratta della prima sede in cui gli interventi sono stati equamente ripartiti a livello finanziario tra le tre istituzioni, il che secondo l’assessore alle Politiche sociali Carlo Grilli rappresenta «una tappa fondamentale». «Abbiamo il dovere e la responsabilità di continuare un percorso d’attenzione nei confronti di quelli che alcuni definiscono “gli ultimi” e io chiamo semplicemente “persone che hanno bisogno”», ha proseguito Grilli.

«Nel recente convegno sulle Microaree abbiamo avuto la conferma che il nostro modello preventivo, nel quale andiamo casa per casa dalle persone a cercare i bisogni inespressi prima del manifestarsi della malattia, funziona ed è da esportare nel resto dell’Italia e dell’Europa», ha affermato Flavio Paoletti dell’Asuits. «Migliorare le condizioni del contesto abitativo e socio-sanitario contribuisce a migliorare anche la vita degli abitanti stessi, come dimostra l’interesse registrato per questo modello nel resto del Paese», ha dichiarato Antonio Ius, direttore dell’Ater. In attesa di un assetto definitivo, l’Habitat Microarea di Opicina sarà aperta da lunedì a venerdì 9-15, ogni mercoledì dalle 13 alle 16 portierato sociale Ater. —



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