Miele pregiato in laguna Ora le arnie raddoppiano

GRADO. Miele, verdure, ortaggi, frutta e olio d’oliva si producono anche in laguna. Anzi, visto il microclima e la salinità del terreno assumono caratteristiche particolari e prelibate. Incominciamo dal miele. Nei pressi della Valle Artalina rimarrà attivo, almeno per altri tre anni, un piccolo apiario. Lo si evince da una determina dirigenziale con la quale il Comune dà in concessione un’area di circa 150 metri quadri, limitrofa alla Valle Artalina (ricordiamo che ci troviamo in laguna, anche se da un lato la Valle Artalina confina con la strada provinciale Grado-Monfalcone), per l’insediamento di un apiario stanziale.
L’area è stata data in concessione a Mara Sclip per un canone annuo di 15 euro e un periodo indicativo di tre anni. Una cifra irrisoria poiché, come si evince dalla determina del Comune, Sclip “detiene e conduce alveari in forma amatoriale senza finalità economiche e commerciali”. Si tratta di una sorta di rinnovo della prima concessione scaduta risalente al 2013, che inizialmente prevedeva l’installazione di due arnie mentre quella attuale ne prevede sei. A carico della concessionaria dell’area ci sono la manutenzione ordinaria, nonché gli oneri di qualsiasi natura gravanti sul terreno, il ripristino al termine della concessione salvo l’acquisizione gratuita espressa dal Comune per le addizioni e le migliorie apportate, nonché la gestione e la vigilanza dell’area oltre che la prevenzione degli incendi boschivi a difesa del patrimonio arboreo presente nell’area.
Dunque il miele della laguna. «La produzione è molto limitata per le oggettive difficoltà che ci sono in laguna», dice Silvano De Marchi della “Valle Panera Rio d’Ara” dove ha ubicato le arnie assieme a Luciano Sartoretti. Sull’etichetta che hanno stampato da appiccicare sui vasetti, oltre all’indicazione che si tratta di miele della laguna di Grado sono indicati anche i loro due nomi. Si diceva di miele particolare e ricercato. Il riferimento è in particolare per quello di tamerici e soprattutto di “fiuri de tapo” che hanno un gusto davvero unico. Data la limitata produzione il miele non viene commercializzato ma è destinato solamente agli amici.
La laguna offre non solamente questo aspetto ma anche altri che sono poco noti e per questo maggiormente ricercati. Negli isolotti della laguna di Grado si trovano, infatti, anche svariate coltivazioni, in particolare di frutta e soprattutto della più svariata verdura e ortaggi. Tutti, per la particolarità della presenza salina del terreno assumono pertanto un gusto che si differenzia da altri. Ecco ad esempio gli asparagi, quelli verdi selvatici che si trovano lungo gli argini. Ma c’è anche l’olio, come quello che si produce dagli ulivi. Una novantina di piante sono presenti nella valle Tirelli (prima era identificata come una delle tre denominate Mezzano). Questi ulivi portano a ricavare olio molto simile a quello istriano e del Carso. Nella valutazione di qualità si fa riferimento ad amaro, fruttato, piccante. In realtà, come spiega Enzo Tirelli, è un olio delicatissimo che non copre i gusti delle pietanze; spettacolare per condire canoce lesse o per il pesce bollito. Anche questa è una produzione riservata esclusivamente a parenti e amici. Ultima curiosità: in un’isolotto ci sono ancora un paio di alberi di un frutto poco conosciuto, la sorba (in dialetto gradese sòrbolo).
@anboemo
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