Migranti, la Prefettura si affida alla contrattazione diretta

Dopo il no deciso di numerosi Comuni, i funzionari di Palazzo Vittoria contatteranno cooperative, associazioni e alberghi. Del bando iniziale per 600 posti ne risultano ancora scoperti 369
«Forme di contrattazione diretta». La Prefettura, di fronte alla ritrosia della gran parte dei Comuni ad ospitare richiedenti-asilo, va a bussare direttamente alle porte delle cooperative, delle associazioni di volontariato e delle strutture ricettive. E ha emanato una sorta di bando per la “Manifestazione di interesse per l’affidamento del servizio di accoglienza ai cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale presenti nel territorio della provincia di Gorizia”.


«È una carta che proviamo a giocare - spiega Antonino Gulletta, viceprefetto vicario - vista l’impossibilità di ampliare le strutture di accoglienza nell’Isontino. La gran parte dei Comuni, infatti, continua a manifestare netta contrarietà ma il problema non può continuare a rimanere sulle spalle di Gorizia, Gradisca d’Isonzo e pochi altri». Come sottolineano un giorno sì, un giorno no, i sindaci dei Comuni più “affollati” di richiedenti-asilo.


Con la manifestazione d’interesse, dovrebbero concretizzarsi diverse soluzioni. «Ci sarà la disponibilità di offrire un appartamento all’accoglienza a Farra d’Isonzo, così come a Ronchi dei Legionari e Monfalcone. Ma credo che le adesioni verranno ufficializzate dopo Ferragosto», aggiunge Gulletta.


Da rammentare che la Prefettura, con avviso pubblico del 3 febbraio scorso, aveva indetto una procedura aperta per la conclusione di un accordo quadro con più operatori economici sul quale basare specifici appalti per il servizio di «accoglienza e assistenza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale e la gestione dei servizi connessi», per un numero complessivo di 600 posti.


Un qualcosa di diverso rispetto alla “forma di contrattazione diretta” attuale. Il numero complessivo dei posti offerti dagli aggiudicatari fu di 231. All’esito della procedura svolta risultarono pertanto scoperti, rispetto a quanto previsto nel citato avviso pubblico, 369 posti.


«A fronte delle perduranti esigenze di ospitalità per i cittadini stranieri richiedenti asilo presenti sul territorio della provincia di Gorizia, che si vanno anzi intensificando - spiega la Prefettura - si rende necessario ricorrere anche a forme di contrattazione diretta con soggetti disponibili, al fine di garantire, oltre a quelli già attivati, gli ulteriori posti di accoglienza richiesti dalle attuali circostanze».


La Prefettura prenderà in considerazione offerte compatibili con il principio dell’accoglienza diffusa secondo quanto previsto dall’accordo fra il Ministero dell’Interno e l’Anci e dalle successive direttive ministeriali che si sono susseguite in questi mesi.


Sono pertanto esclusi dall’ambito del presente avviso i Comuni nel cui territorio sono già ospitati richiedenti asilo o minori stranieri non accompagnati, cioè Gorizia, Cormons, Gradisca d’Isonzo, Monfalcone, Romans d’Isonzo, Sagrado, San Canzian d’Isonzo, San Lorenzo Isontino, San Pier d’Isonzo, Savogna d’Isonzo, Staranzano e Turriaco.


«Per le modalità con cui dovrà essere svolto il servizio di accoglienza, si farà riferimento alla documentazione allegata alla procedura aperta, disponibile per la consultazione nella sezione “Amministrazione trasparente–bandi di gara e contratti” del sito internet della Prefettura. Il prezzo di riferimento stabilito per le procedure negoziate avviate sulla base dell’avviso è di 35 euro (Iva esclusa) pro-capite pro-die.


Si invitano pertanto gli organismi di privato sociale e i titolari di strutture ricettive che tramite accordi con enti o associazioni siano in grado di fornire i servizi richiesti, a manifestare il proprio interesse presentando istanza mediante Pec all’indirizzo protocollo prefgo@pec.interno.it», spiega il viceprefetto vicario.


Rispetto alle manifestazioni di interesse che perverranno, la Prefettura si riserva di valutare il possesso dei requisiti previsti dalla legge nonché le adeguate qualifiche di esperienza.


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © Il Piccolo