Mille diportisti in festa ai Caregoni il “controcanto” a Legambiente

la tradizione
STARANZANO
Doveva essere una gran bella festa e così è stata, pur in tono minore con il pensiero rivolto alla tragedia di Genova. Giornata indimenticabile ai “Caregoni”, dove si sono radunate a Ferragosto circa 500 imbarcazioni. Un’allegra compagnia, almeno un migliaio di diportisti, in gran parte dell’associazione “Amici dei Caregoni” di Monfalcone. Nel pomeriggio i refoli di bora hanno iniziato a far “ballare” le barche. La manifestazione, ormai un appuntamento annuale irrinunciabile, ha registrato un successo importante, nonostante Legambiente che alla vigilia aveva fatto di tutto per ostacolare la festa, come ha ribadito il portavoce dell’associazione Giancarlo Poropat: «Non è più possibile questa storia – ha sottolineato rivolgendosi agli ambientalisti –. Queste persone cercano di impedire in ogni modo la nostra attività. È chiaro che rispettiamo l’ambiente, senza “invadere” l’area marina della Riserva naturale Foce Isonzo, e lasciamo la zona pulita come prevede il nostro regolamento associativo dove ognuno si porta a casa i rifiuti domestici prodotti. Tutto, insomma, nei parametri della legalità, del rispetto dell’ambiente e della tradizione».
Poropat ha aggiunto: «Legambiente ha tanto combattuto anche per far demolire i “casoni” della Quarantia, ma noi non abbiamo nulla da temere. Gli ambientalisti sono contenti per la loro vittoria, l’abbattimento dei “casoni”, ma fanno finta di ignorare che tutta la zona prima era curata mentre ora è diventata una discarica a cielo aperto, tra detriti e rifiuti provenienti dall’intero mandamento. Quindi per loro la sporcizia va bene. Non abbiamo mai sentito, nè visto - ha incalzato Poropat - che si siano preoccupati di andare a pulire le aree che costeggiano la Quarantia e l’Isonzo. Parlano solo attraverso comunicati stampa. Fino a quando c’erano i “casonari” era tutto in ordine, bisognava solo adeguare le loro costruzioni all’ambiente della Riserva. Invece ora è un immondezzaio. Perché non vanno a pulire?». La festa, comunque, è stata molto divertente e ha avuto un ottimo riscontro. L’afflusso nella zona del ritrovo è iniziato dalle prime ore del mattino, nonostante qualche nuvola e il tempo incerto. Musica, grigliate e giochi, i bambini a fare il bagno con salvagenti e lettini gonfiabili. L’acqua bassa ha permesso di sistemare qualche tavolino per fare una partita a carte “in ammollo”. Un’atmosfera di sana allegria e di amicizia. Con il vento pomeridiano alcuni sono rientrati, ma buona parte dei diportisti s’è spostata nei pressi del castello di Duino, un’area più riparata.
A metà giugno, assieme al sindaco Anna Maria Cisint, gli “Amici dei Caregoni” avevano avuto un incontro con il neo assessore regionale all’Ambiente, Fabio Scoccimarro. «Porteremo in Regione anche un altro problema – ha dichiarato il presidente Massimo Bruno – perché manca in zona un distributore di carburante. Le barche devono andare a Isola, a Trieste o a Grado, oppure arrangiarsi con le taniche, con il rischio che comporta. Per questo motivo – ha affermato – stiamo pensando di sollecitare chi di competenza per risolvere questa assurda situazione».—
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