Minacciato da due rapinatori in Costiera

La pistola puntata, le minacce e poi la fuga. Un tentativo di rapina getta nel panico chi vive nelle isolate ville sulla Strada Costiera. Il fatto risale al 23 dicembre scorso. Erano da poco passate le 20 quando l’imprenditore triestino Fabio Baldè, rientrando nella sua villa, imbocca la ripida stradina privata che dal cancello non distante dal ristorate Tendarossa accompagna alla sua abitazione a picco sul mare.
Una sera come le altre, un rientro a casa a fine lavoro a poche ore dalla vigilia di Natale. Quando dal buio spuntano due uomini. Bloccano l’autovettura. Armati di pistola intimano all’uomo di consegnare loro il denaro e l’orologio di valore che porta al polso. Telequattro, dando ieri sera notizia della rapina, ha riferito che uno dei due malviventi è riuscito a salire a bordo dell’autovettura, minacciandolo con l’arma in pugno e intimandogli di «fare il bravo, altrimenti vi ammazziamo tutti».
Attimi di terrore, di panico. L’imprenditore però non perde la lucidità e aprendo la portiera dell’automobile scappa. Il buio gioca a suo favore, ma nel correre cade, si procura alcune lievi ferite, e a tutta velocità raggiunge l’abitazione. Una reazione, la sua, che deve avere spiazzato i rapinatori che a quel punto si sono dileguati nel nulla lasciando però con imprudenza a terra l’arma, recuperata poi dagli uomini della Squadra Mobile. Non è escluso si sia trattato di un’arma giocattolo.
L’uomo spaventato ha immediatamente allertato la Questura che, arrivata sul posto, ha effettuato i dovuti rilievi e che sta indagando sul caso. Fabio Baldè è un imprenditore noto a Trieste. Socio della Fernetti srl che gestisce la casa di riposo “Hotel Fernetti”, con la famiglia ha diversificato poi gli investimenti in città, spaziando dai centri estetici alle strutture ricettive.
Ieri raggiunto telefonicamente, ancora scosso per quanto accaduto non ha voluto aggiungere ulteriori dettagli alla vicenda. Quello che ora gli inquirenti dovranno capire è se quell’imboscata voleva prendere di mira proprio Baldè, se si è trattato di una sorta di “avvertimento”, o se la vittima è stata scelta solo per la conformità della villa: lontano da tutti, con una stradina isolata dove nessuno può sentire e vedere nulla, e che non dovrebbe lasciare neppure facile scampo alla vittima. I rapinatori, stando al racconto fornito dall’imprenditore, devono averlo atteso. Devono aver quindi monitorato nei giorni precedenti i suoi spostamenti, entrando nell’area privata che porta verso la sua villa, per poi bloccarlo. Certamente la vicenda getta nel panico chi abita quella zona, tanto affascinate e di prestigio, quando insidiosa proprio perché isolata, malgrado le ville sulla Costiera godano quasi tutte di servizi di videosorveglianza. —
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