A Miramare la collezione egizia di Massimiliano. Contessa: “Lascio un’eredità importante”
«Un'eredità molto costruita che non permetterà mai più di ritornare a una situazione di degrado»

Il 21 giugno segna la fine di un capitolo importante per il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare. Dopo otto anni alla guida dell’istituzione, la direttrice Andreina Contessa lascia un’eredità profonda, fatta di visione, impegno e trasformazione concreta.
La direttrice, in occasione del convegno “Miramare natura che ispira cultura” svoltosi questa mattina nel salone di rappresentanza della Regione in piazza Unità a Trieste – intervenendo insieme al vicedirettore del gruppo Nem - che edita questo giornale - con delega a Il Piccolo, Fabrizio Brancoli – ha fatto un bilancio, tra progettualità e visione, del lavoro svolto durante la sua direzione.
Contessa lascia a Trieste una certezza: «Un'eredità molto costruita che non permetterà mai più di ritornare a una situazione di degrado, perché c'è un sistema di monitoraggio adesso degli interni, della collezione, ma anche degli alberi, che non permetterà che si ritorni indietro».
Come ultimo atto, la direttrice Contessa ha annunciato insieme a Simone Todarow, ceo di Mondo Mostre, l’arrivo a Trieste della collezione egizia di Massimiliano d’Asburgo proveniente dal Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Da marzo 2026, per quattro mesi, saranno visibili delle opere afferenti al nucleo principale della collezione Miramar; capolavori che facevano parte della collezione che Massimiliano aveva creato per Miramare. L'operazione è condotta in collaborazione con il Museo Egizio di Torino.
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