Missione in Antartide conclusa: la nave Laura Bassi verso il rientro in Italia

TRIESTE La nave da ricerca Laura Bassi ha concluso la missione che l’ha portata a navigare per due mesi in Antartide a supporto delle attività di ricerca sulle dinamiche fisiche e biogeochimiche di specifiche aree del continente.
Con il rientro al porto di Lyttelton in Nuova Zelanda, termina anche la 39.a spedizione scientifica in Antartide finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Programma nazionale di ricerche in Antartide, gestito dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) per il coordinamento scientifico, dall’Enea per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche e dall’Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale – Ogs per la gestione tecnica e scientifica della rompighiaccio Laura Bassi.
Le attività di ricerca, nello specifico, hanno riguardato il progetto “Tenore” (Terra Nova bay polynya high resolution experiment), coordinato da Giannetta Fusco dell’Università degli studi di Napoli “Parthenope” per lo studio della zona di polynya (uno specchio di acqua marina libera dai ghiacci e circondata dalla banchisa) della Baia Terra Nova; il progetto “Signature” (PhySIcal and bioGeochemical traciNg of wATer masses at source areas and export gates in the Ross Sea and impact on the SoUtheRn OcEan), coordinato da Pierpaolo Falco dall’Università Politecnica delle Marche che ha puntato ad analizzare dal punto di vista biologico chimico e fisico le principali masse d’acqua del Mare di Ross e indagare la loro variabilità spaziale e temporale; infine il progetto “MORsea” (Marine Observatory in the Ross Sea), coordinato da Giorgio Budillon dell’Università degli studi di Napoli “Parthenope” e Pasquale Castagno dell’Università di Messina per la gestione della rete degli osservatori marini posizionati fin dal 1994 nel Mare di Ross. Prossimo passo, per la nave, il rientro in Italia, a Napoli.
Riproduzione riservata © Il Piccolo