Mobile e con corsie dedicate ecco il nuovo trampolino

Antonio Boemo / GRADO
In un periodo durante il quale la Regione finanzia interventi significativi in varie parti della Regione, torna a spuntare l’idea di riedificare il trampolino che è stato per tanti anni una delle strutture che ha caratterizzato la Grado balneare assieme a quella che era la terrazza a mare. A sostenere il nuovo trampolino è Thomas Soyer dell’albergo Savoy nonché presidente del Consorzio Grado Turismo che ha tolto dal cassetto un progetto che ha fatto ideare dall’architetto Michele Atzenhofer. Un trampolino moderno e anche amovibile che potrebbe essere la soluzione per tutti i problemi che erano emersi in passato. In particolare quello dei fondali. Ma c’è di più. Si fa riferimento anche a corridoi natatori che dalla spiaggia possano arrivare al trampolino in modo da creare delle sfide a cronometro. «Non c’è bisogno di tante parole – dice Soyer – per descrivere questa struttura in mare aperto; tutti la conosciamo o ci siamo stati almeno una volta». Ricorda poi Soyer che a causa dei bassi fondali e per la mancata manutenzione il trampolino già dagli anni ottanta non è stato più utilizzabile come in precedenza. «Probabilmente – aggiunge Soyer – in quegli anni nessuno si accorse che era l’unico trampolino al mondo che avrebbe dovuto essere conservato come simbolo della cultura sportiva e balneare gradese». La forte mareggiata del 31 ottobre 2012 ha fatto crollare quanto fino ad allora era rimasto in piedi (una parte era crollata nel 2008 e da allora era inagibile). «Tutti, gradesi e ospiti, sono cresciuti su un’isola che ci offriva così tanto gli anni Sessanta, Settanta, Ottanta – dice ancora Thomas Soyer –: tutti li abbiamo, questi ricordi. Estati indimenticabili, l’atmosfera, l’aria vibrante di un’isola vibrante e vivace. Purtroppo tutti questi ricordi, pensieri, atmosfere e piccoli dettagli stanno sparendo irrecuperabilmente negli ultimi anni; come il trampolino».
Vediamo, dunque, in sintesi il progetto firmato dall’architetto Michele Atzenhofer che prevede di riportare a Grado uno sport, il nuoto, con l’aggiunta di una piattaforma (il trampolino, appunto) solo una parte dell’idea complessiva. Un’idea generale che ipotizza anche la realizzazione di una piscina e le corsie virtuali di nuoto che dovrebbero iniziare alla fine del molo con dei trampolini bassi e si estendono in mare aperto fino ad arrivare al punto in cui si trovava il vecchio trampolino. Le linee delle corsie di nuoto modellano la struttura della nuova realizzazione formando le varie parti della stessa: la piattaforma, un trampolino alto, due bassi e un “sundeck” (area prendisole). «Le linee nette – spiega il progettista – fanno sembrare il trampolino elegante e leggero, ma allo stesso momento offrono la sicurezza necessaria per essere un punto focale per i nuotatori in mare aperto». —
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