ModeFinance, cuore tecnologico e il rating diventa democratico

TRIESTE. Due ingegneri - un professore e il suo studente - in una città, Trieste, famosa per i cantieri navali. Il risultato? La prima Agenzia di Rating Fintech d’Europa. È questa l’inattesa storia di Valentino Pediroda, professore di Ingegneria all’Università di Trieste, e Mattia Ciprian, ingegnere con un dottorato in Finanza aziendale. Un sodalizio nato all’università, quando Ciprian era ancora uno studente e Pediroda il docente di Modelli numerici.
«Fu lui - racconta Ciprian - a propormi di collaborare a un progetto di ricerca per lo sviluppo di modelli complessi in economia. Dal lì è nata More, la prima metodologia di Intelligenza artificiale, che consente a chiunque di poter prevedere l’andamento di aziende e banche, tutelandosi dai rischi».
Grazie alla metodologia, già nel 2007 Pediroda e Ciprian riuscirono a prevedere l’imminente default dell’Islanda, così come la gravissima crisi finanziaria che avrebbe colpito la Grecia da lì a qualche anno. Il motivo? In entrambi i casi, l’eccessivo indebitamento e la sottocapitalizzazione delle aziende, come evidenziato proprio da More. Nel settembre 2009 la svolta decisiva. Malgrado non ci fosse ancora una società costituita, una delle maggiori compagnie assicurative al mondo intuì le potenzialità della metodologia e acquistò i rating di More per le proprie 7 sedi europee. «Prima dell’incontro – così Ciprian - Valentino mi disse che quello era il più importante della nostra vita. Aveva ragione. Per festeggiare il buon esito, rientrati a Trieste, fondammo Modefinance», società di finanza attiva nel campus di Area Science Park.
Da allora, un susseguirsi di riconoscimenti. Prima come migliore startup italiana. Poi, nel 2015, la registrazione da parte dell’European Securities and Markets Authority come Credit rating agency, indispensabile per operare nel settore e che fece di Modefinance la prima Agenzia di rating fintech d’Europa e unica italiana autorizzata a emettere rating sia su aziende sia su istituti bancari. La società oggi conta oltre 25 dipendenti. Ci sono triestini doc, ma anche persone provenienti da ogni parte del mondo che hanno fatto di Trieste la loro casa. Alla varietà linguistica ne corrisponde una di conoscenze e discipline.
«Ci si potrebbe aspettare che in un’Agenzia di rating l’80% delle risorse abbia una preparazione economica o giuridica – annota Pediroda – e certo questa è una componente importante, ma non l’unica perché senza l’integrazione di competenze numerico ingegneristiche, unita a profonda conoscenza del campo tecnologico informatico, ma soprattutto senza una realtà mitteleuropea come Trieste, che consente la collaborazione tra poli scientifici di altissimo livello, dall’Università a Area Science Park, a Mib, Sissa, Ictp, non sarebbe stato possibile far crescere Modefinance e realizzare tutte le nostre soluzioni».
Tra cui app e piattaforme modulari pensate per rispondere alle esigenze di ogni tipo di impresa. L’obiettivo è la “democratizzazione del rating”: non più giudizio sulle imprese ma uno strumento trasparente alla portata delle stesse che permetta a chiunque di conoscere la propria percezione di affidabilità, accedere a finanziamenti a migliori condizioni e valutare la rischiosità dei propri investimenti.
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