L’addio di Monfalcone al camino della centrale: il volto della città cambierà dopo 60 anni
Verso la fine del 2026 saranno tolte le canne interne. Nessuna demolizione drastica: l’operazione durerà 12 mesi

C’è una data per l’abbattimento del camino da 150 metri della Centrale termoelettrica A2a di Monfalcone e che coronerà la riconversione dell’impianto a gas e in seguito a un blend misto a idrogeno. A darne notizia la stessa società.
Verso la fine del 2026 è prevista la rimozione delle canne interne alla ciminiera mentre la demolizione del fusto in calcestruzzo è prevista a partire dal 2027. Sarà un anno storico per Monfalcone caratterizzata in tutte le sue immagini dagli anni ’60 dall’enorme camino alto 150 metri (risale ad allora la costruzione dei primi due gruppi a carbone da 336 Mw ciascuno entrati in funzione nel 1965 e 1970). Che nel corso del 2027 inizierà a sparire dallo skyline della città dei cantieri anche per chi arriva dal mare e per cui ha sempre rappresentato un punto di riferimento cospicuo.
Ma è bene raffreddare subito gli entusiasmi a chi si immagina una demolizione spettacolare a base di dinamite come avviene spesso (ed è capitato anche a Trieste alla Ferriera di Servola). La demolizione del camino infatti dovrebbe durare circa 12 mesi, tutto il 2027. L’intero intervento di smantellamento, comprensivo delle apparecchiature di movimentazione del carbone, si completerà entro l’autunno 2028 nel pieno rispetto degli accordi. Monfalcone dunque cambierà skyline e a sostituire, forse, il gigantesco camino con la sommità a strisce rosse e bianche ci penseranno le maxi-gru in arrivo nello stabilimento Fincantieri, di fronte alla centrale, pure quelle con le sommità dipinte a righe bianche e rosse come obbligo alla sicurezza aeronautica.
Procede intanto a pieno ritmo il progetto di riconversione che vale oltre 400 milioni (del 22 marzo 2023 il decreto autorizzativo), che prevede la realizzazione di una centrale a ciclo combinato di ultima generazione a gas e fino a un massimo del 30% a idrogeno, da 843 Mw di potenza elettrica. Per rifornire la centrale A2a verrà realizzato un metanodotto interrato di connessione alla rete Snam di trasporto del gas di 2,3 km di lunghezza all’interno del comune di Monfalcone. Un metanodotto che potrebbe portare già pronta una miscela di gas e idrogeno.
Il ciclo combinato è in corso di realizzazione nell’area dov’era stoccato l’olio combustibile denso, con la nuova turbina a vapore che sarà invece posizionata nell’attuale sala macchine del gruppo 4, dismesso assieme al gruppo 3 nel 2012. Nel gennaio del 2025 era già stato eliminato il carbone residuo (36 mila tonnellate). La fase di avviamento del nuovo impianto inizierà a partire dall’autunno 2026, con accensione prevista verso la fine dell’anno 2026. Sono state intanto completate le attività di messa in sicurezza delle apparecchiature e stanno procedendo le attività di demolizione dei vecchi gruppi a carbone. Operazioni avviate pure per quel che riguarda i gruppi 3 e 4. —
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