Monfalcone: blitz dei ladri in due case in 90 minuti
Prese di mira due villette. Rubato il denaro e ignorata l’argenteria. Sul posto le volanti della Polizia
Due appartamenti visitati dai ladri in 90 minuti, il tempo di una partita di calcio. Ma qui il pallone non c’azzecca nulla, anche se i malviventi sono riusciti a fare “gol”, si passi la metafora calcistica, in una delle abitazioni in questione, prelevando del denaro contante. Teatro del reato una pacifica e tranquilla stradina della periferia sud di Monfalcone, via Monte Grappa, distesa di sobrie casette a un piano, massimo due, con un solo condominio a svettare nel quartiere, tra la nuova ciclabile e il giardino del benessere intitolato a Oriana Fallaci. Volatilizzate alcune centinaia di euro, banconote prelevate da un portafoglio a fisarmonica lasciato custodito dalla proprietaria in una cassettiera a legno verticale, di pregevole fattura.
L’allarme, martedì attorno alle 21.30, è scattato pressoché in simultanea al rientro nell’abitazione dei rispettivi titolari, dirimpettai, che prima ancora di accorgersi se fosse o meno sparito qualcosa dall’alloggio hanno avuto l’immediata, spiacevole percezione che un estraneo si fosse introdotto nei loro ambienti domestici, alcuni rivoltati come un calzino. Per questo si sono precipitate sul posto due volanti dal Commissariato di via Foscolo, che hanno raccolto i primi elementi utili alle indagini e svolto sommari rilievi. Al momento gli autori, in un caso del solo tentato, nell’altro di furto (oltre che della violazione di proprietà privata), risultano uccel di bosco, spariti.
Il colpo è stato presumibilmente commesso tra le 19.30 e le 21, orario in cui gli inquilini delle abitazioni, due casette singole, si trovavano fuori dal luogo di residenza. Dove la sottrazione si è consumata i ladri sono penetrati dal giardino, infatti la recinzione, in un preciso punto, è stata divelta e il paletto che regge la rete completamente rotto. Una volta nella proprietà i malintenzionati devono aver aperto la porta d’ingresso per introdursi all’interno e dirigersi nel soggiorno, dove aperti tutti i cassetti e un armadio, sono riusciti ad arraffare il contante. Non paghi i ladri si sono indirizzati verso la stanza del guardaroba, rimestando tra il cassettone delle calze e quello contenente altri beni, senza trovare però altro di utile ai loro occhi. Quindi sono saliti al piano sovrastante, rivolgendosi alla camera da letto, ma trascurando altri vani portaoggetti per puntare sul comodino vicino al materasso. Qui, particolare singolare, i ladri hanno maneggiato una bustina che conteneva un bracciale d’argento da donna, oggetto di riparazione. L’involucro è risultato aperto, mentre l’ornamento lasciato al suo posto.
Un dettaglio che potrebbe portare gli investigatori a contemplare la pista nomade: pare infatti sia consuetudine, in questo caso, ignorare l’argenteria anche di valore o le perle, nella credenza diffusa che portino jella. Ma la vera coincidenza, qui sì, sfortunata per la Polizia è che una telecamera fino a tre giorni prima installata proprio nei paraggi delle abitazioni visitate martedì sera sia stata recentissimamente rimossa per lasciar spazio a un cappotto edilizio, ma non si può escludere che gli agenti trovino altri impianti di videosorveglianza utili nei dintorni.
Diversamente dalla casa svaligiata, il secondo immobile, una villetta, non ha subito all’apparenza alcun prelievo (a differenza di quanto accaduto quattro anni prima, in una precedente visita in cui era stata spaccata la lastra di una finestra), ma i locali sono stati più pesantemente messi soqquadro dai malintenzionati, che fino all’ultimo devono aver sperato di ricavare qualcosa dal raid. Non si può escludere, anzi pare probabile, che i titolari fossero in qualche modo “monitorati” nelle loro abitudini, sicché i ladri hanno avuto gioco facile nel far man bassa. —
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