Pavimenti allagati e spartiti ammuffiti nel seminterrato usato dall’Orchestra di Monfalcone

Lo sfogo dei vertici della filarmonica “Città di Monfalcone”: «Inadeguata la sede alla scuola Toti, il Comune intervenga»

Laura Blasich
L’acqua in corridoio
L’acqua in corridoio

Seggiole e spartiti aggrediti dall’umidità e dalla muffa, come pure serramenti e pareti, attrezzature elettriche e alcuni strumenti danneggiati. Sono il risultato degli allagamenti che si ripetono a ogni pioggia del seminterrato della scuola primaria “Toti” di via Romana, dove ha sede anche la storica Orchestra filarmonica Città di Monfalcone, nata nel 1949 per iniziativa di alcuni appassionati e protagonista anche lo scorso anno di un’interessante stagione musicale, sostenuta da Regione, Fondazione Carigo e Comune di Monfalcone.

Il 2025 per la presidente dell’Orchestra Elisa Pacorig è iniziato non solo all’insegna di nuovi progetti, ma anche di un nuovo round contro l’acqua. La presidente giovedì sera, dopo una giornata di pioggia incessante, è dovuta tornare ad armarsi di bidone aspiraliquidi, stracci e secchio, prestando attenzione alle barriere di protezione utilizzate da tempo per limitare l’ingresso dell’acqua nella stanza assegnata all’associazione. L’acqua giovedì ha invaso con un’altezza di tre-quattro centimetri il corridoio del seminterrato, entrando anche nel locale in uso all’Orchestra, dove da tempo si cerca poi di porre rimedio all’umidità imperante con un apparecchio deumidificatore.

«Il problema è cronico e si ripete da tempo – racconta Pacorig – ed è stato segnalato più volte al Comune, proprietario degli spazi che ci ha concesso per l’attività dell’Orchestra». La situazione è stata anche affrontata in estate nel corso di un incontro con il vicesindaco reggente Antonio Garritani e i tecnici comunali durante il quale è stato chiarito che «al momento non c’erano dei fondi disponibili per un intervento strutturale, pare ormai necessario».

«Speravamo, però, ci fossero nel nuovo bilancio di previsione», aggiunge Pacorig, secondo cui i problemi potrebbero essere imputabili a un intervento realizzato qualche tempo fa nel giardino della primaria, a ridosso del muro. «Abbiamo scritto comunque di nuovo ai tecnici comunali, dopo l’incontro estivo, ma non abbiamo ottenuto risposta», dice Pacorig.

L’associazione ha dovuto nel frattempo trasferire l’attività del coro di voci bianche Piccoli cantori di Monfalcone, creato a metà 2023, in uno spazio condiviso con un’altra realtà nell’ex dispensario di via Valentinis e sempre messo a disposizione dal Comune, una volta alla settimana. «Non siamo distanti da via Romana, tutt’altro, ma abbiamo comunque avuto delle defezioni», racconta la presidente. Anche l’Orchestra, che conta su uno “zoccolo duro” di circa 25 componenti, numero che si amplia a seconda dei progetti con delle collaborazioni esterne, ha dovuto ricorrere in alcuni casi a delle sedi alternative per completare la preparazione in vista dei concerti.

«Abbiamo utilizzato anche il secondo piano del Palazzetto Veneto, sempre di proprietà del Comune, uno spazio molto bello per noi, ma spesso impegnato da mostre», osserva Pacorig. «La situazione sta diventando effettivamente sempre più difficile – prosegue – e rende complesso partecipare ai bandi regionali. Siamo disposti a spostarci, nel caso in cui non si riesca a risolvere, anche in modo provvisorio il problema di infiltrazioni alla “Toti”, sapendo che, purtroppo, abbiamo bisogno di una sala grande per provare». —

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