Monica Hrovatin candidato outsider per il dopo-Sardoc

SGONICO. «Sicuramente sono emozionata, ma lavorare per la mia comunità è una sfida che mi appresto ad affrontare con tanta energia». Monica Hrovatin commenta così la sua candidatura a sindaco da parte del Partito democratico di Sgonico. Una decisione maturata un po' a sorpresa visto che il nome dell'attuale vicesindaco Rado Milic pareva davvero essere in pole position per il dopo-Sardoc. Per motivi personali però Milic ha dovuto rinunciare alla candidatura, passando lo scettro alla Hrovatin. Nata a Trieste il 21 agosto 1976, dopo aver trascorso un mandato da consigliere comunale, nel giugno del 2009 è stata rieletta venendo nominata assessore con deleghe a Istruzione, cultura, sport e politiche giovanili. Dieci anni quindi di esperienza all'interno del Municipio che sicuramente costituiscono un curriculum niente male per l'aspirante primo cittadino di Sgonico. «In questi anni credo di aver maturato un minimo di esperienza per affrontare questo ruolo. Sicuramente avrò delle persone di fiducia che mi daranno una mano in questo importante compito», racconta la Hrovatin.

Questo l'attestato di stima e fiducia del circolo Pd sgonichese: «Monica Hrovatin ha dimostrato in questi anni, in qualità di giovane assessore, un’ottima capacità di confronto con i cittadini, il che rappresenta un presupposto indispensabile in un momento in cui anche l’amministrazione dei piccoli comuni diventa sempre più difficile a causa della crisi economica e sociale». Hrovatin «è una candidata credibile per il ruolo di sindaco», che assieme a «un programma concreto e realistico e una squadra rinnovata ma esperta» sono «le tre colonne sulle quali poggia la proposta elettorale del Partito Democratico, nella convinzione che su questa base possa continuare la tradizione di buona amministrazione che ha rappresentato in questi anni la lista Skupaj-Insieme per il comune di Sgonico».

La lista dei candidati di Skupaj verrà presentata verosimilmente la prossima settimana. E in attesa di capire se si troverà un accordo con la Slovenska Skupnost, il Pd apre le porte dichiarandosi «a disposizione di tutte quelle forze che volessero confrontarsi per il bene del comune di Sgonico». (ri. to.)