Monitoraggio anti-sismico in vista per tutte le scuole

di Matteo Unterweger
Il progetto sul monitoraggio del rischio sismico degli edifici scolastici regionali, finanziato dalla Protezione civile della Regione, potrebbe essere integrato proseguendo per un altro anno. E andando ad estendersi a tutte le scuole del Friuli Venezia Giulia. Partito nel 2008, il lavoro dovrebbe concludersi proprio nel 2011: la sua durata prevista è infatti triennale. Emerge però quella che, al momento, è solamente un’ipotesi sul suo ampliamento.
Comunicazioni, a riguardo, sono attese «entro qualche mese - spiega Dario Slejko, sismologo dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) -. Sarebbe questo un approfondimento al progetto che si è sviluppato finora con verifiche su scuole a campione». I cui primi risultati saranno presentati venerdì durante il convegno “6 maggio 1976 - 6 maggio 2011, 35° anniversario del terremoto del Friuli” (dalle 9.30 al Salone del Parlamento del Castello di Udine), nell’ambito del quale interverranno anche lo stesso Slejko, Franco Cucchi del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Trieste e Paolo Comelli, direttore del Centro ricerche sismologiche di Udine - Ogs. Saranno presenti Renzo Tondo e Luca Ciriani, presidente e vicepresidente della Regione, e Franco Gabrielli, Capo dipartimento della Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri.
Ma non è questo l’unico appuntamento organizzato questa settimana in tema di terremoti, che vede coinvolto l’Ogs. Domani infatti a Gemona del Friuli, all’Auditorium Glemonensis, sarà ospitato il convegno “1976-2011: 35 anni di ricerche geologiche e sismologiche. Dove nascono, come evolvono e cosa provocano i terremoti nel nostro territorio”. Moderatore dell’incontro sarà Franco Vaia, già docente di Geologia applicata all’Università di Trieste, e vedrà partecipare ricercatori e liberi professionisti che operano nei settori della geologia, della sismologia e dell’ingegneria anti-sismica. Dario Slejko interverrà per parlare della sismicità storica del Friuli, Pier Luigi Bragato della rete sismometrica regionale. A chiudere la prima parte sarà Gianni Bressan con gli approfondimenti sulle sequenze sismiche. Dopo il break, spazio a interventi sugli effetti che i terremoti provocano sul territorio: tra i relatori anche Carla Barnaba di Ogs, che proporrà come argomento “Il contributo della geologia locale alla risposta sismica”. L’incontro, patrocinato dall’Ordine regionale dei geologi, è finanziato dall’Ogs.
«Da parte mia e del professor Stefano Grimaz - spiega Slejko in relazione al convegno di venerdì 6 - verrà effettuato un excursus sui progetti finanziati dalla Protezione civile sulla difesa dal rischio sismico, e uno spazio particolare sarà riservato a quello sugli edifici scolastici regionali. Questo è un lavoro triennale, dovrebbe finire a metà di quest’anno ma c’è la possibilità di integrarlo con un altro anno per ampliare le verifiche, coinvolgendo non solo un campione di scuole ma tutti gli edifici scolastici della regione. Sarebbe un approfondimento, che consentirebbe di dare maggiore omogeneità ai risultati finali».
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