Montenegro, lo Stato in Europa con il record di politici corrotti
Le bustarelle sono prassi consolidata. I grossi affari li fanno gli uomini di governo proprietari di lucrose società. Sigarette e armi i settori più remunerativi. In carcere solo pesci piccoli Serbia, in 700mila vivono sotto la soglia della povertà

TRIESTE. È il paese più corrotto d'Europa. E pensare che a fine anno dovrebbe ricevere lo status di candidato all'adesione all'Ue. In Montenegro praticamente nulla si muove senza una bustarella. Dall'evitare le multe alla maxi corruzione edilizia. E ne sono invischiati tutti. Cittadini comuni, poliziotti, giudici, politici e mananager. E proprio in vista dell'avvicinamento a Bruxelles è scattata in questi giorni una sorta di lotta alla corruzione. Peccato che nella rete cadano solo i pesci piccoli, anzi piccolissimi.
Ma procediamo con ordine.
«Ogni ministro ha la sua società, attraverso la quale costruisce e lavora - spiega il deputato dell'opposizione Nebojsa Madojevic - da noi i funzionari di polizia girano con orologi al polso da 90mila euro, hanno sei appartamenti e beni immobili all'estero». Il capo della polizia montenegrina e il capo della polizia segreta sono stati accusati dalla stampa di possedere una fabbrica illegale di sigarette che poi vendono in Kosovo e in Serbia. Ed è proprio il contrabbando di sigarette collegato al traffico d'armi l'attività illegale più diffusa e più remunerativa.
Poco tempo fa sono stati arrestati numerosi membri della municipalità di Budva tra cui il sindaco Rajko Kuljac e Dragan Marovic, fratello di Svetozar Marovic vicepresidente del governo e del partito di maggioranza Dps. Ma tutto dimostra che si vada piuttosto a una resa dei conti all'interno dell'esecutivo. La magistratura poi non ha messo in atto alcuna azione dopo le denuncie dell'organizzazione non governativa "Rete per debellare l'illegalità". Questa ha accusato diversi ministri di corruzione in azioni di privatizzazione e di contatti con l'estero. Tra questi anche il vicepresidente del governo Vujic Lazovic accusato di corruzione nella vendita dell'area Valdanos presso Ulcinj e nella privatizzazione del settore elettrico industriale. Nella sanità la "mazzetta" è praticamente istituzionalizzata.
Le tariffe variano dai 50 ai 1000 euro a seconda che si debba evitare una lunga fila oppure ci si debba sottoporre a un intervento chirurgico. Un medico in Montenegro ha una paga di 400 euro mensili. Ma c'è qualcuno che viene giudicato per le sue colpe? Sì, come dicevamo, i pesci più piccoli. La tanto decantata, a Podgorica, lotta alla corruzione ha fin qui portato alla condanna a tre mesi di carcere di un uomo di Niksic colpevole di aver offerto 50 euro a un poliziotto perché non gli affibbiasse la multa dopo essere passato con il rosso a un semaforo. In carcere è finito anche un poliziotto accusato di aver ricevuto una "regalia" di 20 euro.
Nell'azione di polizia denominata "Magnete" sono stati arrestati un medico e un'infermiera. Il giudice di Bijeli Polje è da qualche mese in galera mentre in manette sono finiti un altro giudice, un avvocato e un poliziotto. Tutti pesci piccoli, tutto fumo negli occhi per l'opinione pubblica e per la comunità internazionale. Intanto i grandi traffici, guidati dai papaveri di Stato continuano senza ostacolo alcuno. E il premier Igor Luksic chiede prove ai media invece di chiederle alla polizia e alla magistratura.
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