Moria di tartarughe in spiaggia tre casi in 3 giorni consecutivi

Due degli esemplari erano giovani, lunghe solo 30 centimetri, soltanto uno era più vecchio (80 cm). Non ci sono tracce di ferite provocate da imbarcazioni



Tre tartarughe morte in tre giorni consecutivi sono state rinvenute lungo gli arenili delle spiagge di Pineta e di quella principale in concessione alla Git. L’ultimo ritrovamento in ordine di tempo è stato proprio quello avvenuto nella spiaggia principale dove i bagnanti hanno purtroppo potuto constatare la triste presenza della tartaruga morta. Fatto tra l’altro ancor più triste se si pensa che due tartarughe, una rinvenuta a Pineta e l’altra nella spiaggia principale gestita dalla Git, erano molto giovani tanto da avere solamente una dimensione di circa 30 centimetri.

La prima trovata a Pineta era lunga invece circa 80 centimetri. Era accaduto diversi anni fa che ci fosse stata una grande moria di tartarughe (non era mai stato scoperto il motivo dei decessi dei carapaci); questa volta si tratta di tre esemplari e si spera proprio che si tratti solamente solo di questi. L’auspicio, in questo caso, è altresì che le indagini che saranno effettuate sulle tartarughe possano far capire a cosa possa essere ascrivibile la loro morte.

Tra l’altro non pare che si tratti (anzi viene escluso), come avvenuto in qualche caso precedente, di incidenti provocati da eventi traumatici da eliche di imbarcazioni che avevano causato alle tartarughe ferite mortali. A occuparsi dei ritrovamenti e a coordinare il recupero delle tartarughe sono come sempre i marinai di Circomare Grado con, in questo periodo, al comando del reggente (la comandante è in congedo matrimoniale), il primo maresciallo Stefano Iaquinto. Le tartarughe rinvenute lungo gli arenili vengono recuperate dal personale del Comune per poi essere esaminate attentamente da un veterinario. Lo smaltimento delle tartarughe è invece a cura di Isontina Ambiente.

A proposito di tartarughe, ma anche di delfini, ricordiamo che durante alcuni viaggi della motonave Delfino Verde sulla tratta marittima dell’Apt (Azienda Provinciale Trasporti), da Trieste a Grado e viceversa, ci sono degli esperti dell’associazione Delta (Delfini e Tartarughe in Adriatico) che, assieme ai passeggeri, effettuano gli avvistamenti per cercare di quantificare le presenze, ovviamente fotografando sia le tartarughe e sia i delfini. Un modo per i passeggeri di fare un viaggio diverso: oltre che nella tranquillità e rilassamento del viaggio, diventando anche degli osservatori ai quali quelli dell’Associazione Delta sono sempre pronti a illustrare sia le caratteristiche delle tartarughe e dei delfini ma anche a evidenziare quali sono i pericoli ai quali vanno incontro.

Particolare riferimento è proprio per le tartarughe che non è raro possano morire soffocate dalla plastica che è considerato ormai il maggior pericolo anche per tanti altri esseri non solo marini. —



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