Morso da un grongo di 10 kg durante una gara di apnea

LUSSINPICCOLO. L'attacco che non t'aspetti. É accaduto al campionato croato di pesca subacquea, svoltosi un paio di giorni fa nelle acque dei Lussini e che ha avuto per protagonista, suo malgrado, l’apneista Stjepko Kesic di Trebocconi (Tribunj), località della Dalmazia. Nel primo giorno di gara, tenutosi nei fondali prospicienti gli isolotti di Sanpiero (Ilovik) e Oriule, il pescatore dalmata è stato aggredito da un grongo di discrete dimensioni. «Sono riuscito a infilzare un sarago a circa 34 metri di profondità – ha raccontato Kesic – quando ho voluto prenderlo per staccarlo dall’asta, un grongo si è lanciato come un fulmine, mordendomi alla mano e procurandomi un gran dolore. Per fortuna ha aperto quasi subito la bocca e sono riuscito a liberarmi dalla dolorosa stretta. Dopo che mi sono medicato e ripreso dallo spavento, ho raggiunto la tana del bestione che ho aggiunto al mio carniere. Aveva 10 chili, davvero uno splendido esemplare». Grazie anche a questa ragguardevole e aggressiva preda, Kesic ha conquistato il titolo di vicecampione croato, piazzamento più che meritato se si tiene conto della sua disavventura. La medaglia d’oro è andata al fuoriclasse croato Daniel Gospic, della società di pescasportiva Škarpina di Neresine (Lussino). Per Gospic si è trattato del terzo titolo croato consecutivo e del quinto nella sua ormai prestigiosa carriera di pescatore apneista, che lo ha visto conquistare anche il campionato mondiale ed europeo. Il bronzo è andato invece all’italiano Roberto Mastromauro, che ha potuto prendere parte al campionato nazionale perchè residente a Cittanova, in Istria. Interessante rilevare che l’ anno scorso Mastromauro si impose nella Coppa Città di Rovigno quale componente della nazionale italiana. Da aggiungere che nella “due giorni” (il secondo atto ha avuto luogo nelle acque di Canidole) di campionato, i 25 apneisti in gara hanno preso soprattutto saraghi, cefali, gronghi, scorfani e mostelle. a.m.
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