Morsolin: «La Lega garantisca legalità» Cisint: «In cantiere manodopera locale»

Sulla vicenda scaturita all’arresto dell’imprenditore, Del Bello chiede un Consiglio comunale. Il sindaco replica all’azienda»

Torna in primo piano il problema dello sfruttamento dei lavoratori, dopo l’arresto di un imprenditore di una ditta dell’appalto Fincantieri.

E se il sindaco Anna Maria Cisint ha sottolineato la necessità di cambiare il modello produttivo, dall’opposizione giungono richieste e proposte. Il consigliere Cristiana Morsolin (La Sinistra) fa presente che «in un’azienda di proprietà dello Stato, dev’essere perseguita con ogni mezzo la legalità». Secondo Morsolin «è necessario che vengano garantiti finanziamenti e personale alle istituzioni che devono vigilare e intervenire».

Dal Pd il consigliere Fabio Del Bello, con un’interrogazione, chiede al sindaco di «spiegare nelle sedi istituzionali, in primis in Consiglio comunale, come vuole cambiare il modello produttivo della cantieristica navale», ponendo peraltro una questione di «redistribuzione degli eventuali ulteriori flussi migratori entro un perimetro di Area vasta».

Morsolin va al dunque: «Con i vertici di governo, nazionali e regionali appannaggio della Lega, in particolare il ministro dell’interno Salvini, non ci possono essere più scuse per intervenire con decisione e fare luce su una situazione così grave. Chiediamo al sindaco con forza che si faccia promotrice dell’applicazione del Protocollo di legalità previsto a livello nazionale», ricordando come nel febbraio 2018 la Commissione Antimafia ha sollecitato «una maggiore vigilanza sui rischi di infiltrazioni criminali, in particolare nei cantieri navali di Monfalcone, dove l’autorità giudiziaria ha rilevato criticità in relazione alle ditte appaltatrici sospettate di intrattenere rapporti con le cosche in Calabria e in Sicilia».

Del Bello argomenta: «Se in prospettiva Fincantieri avrà bisogno di migliaia di nuovi lavoratori tra diretti e indotto, è verosimile prevedere una nuova ondata migratoria. L’eccezionale surplus migratorio su Monfalcone già in atto, con problemi unici in regione è figlio di provvedimenti legislativi del Parlamento, segnatamente della legge 189/02 promulgata dal Governo Berlusconi, detta Bossi-Fini. Nessun sindaco può opporsi a tali flussi demografici attinenti quindi ad una migrazione economica regolamentata».

Sempre in tema di modello produttivo di Fincantieri da segnalare la presa di posizione del sindaco Cisint dopo la dichiarazione di Marco Grillo, responsabile a Castellamare delle risorse umane di Fincantieri, secondo il quale la società «avrebbe bisogno di 2000 addetti per lo stabilimento di Monfalcone che non si riescono a trovare perché nessuno vuole fare certi lavori».

«Le dichiarazioni del dirigente Fincantieri - sostiene Cisint - paiono voler ridimensionare la gravità di quanto emerso con il caso della ditta Montaggi, che impiegava esclusivamente stranieri sfruttati e non garantiti sul piano della sicurezza. Chiedo a Fincantieri di organizzare un recruiting day assieme alla Regione e al Comune, rivolto ai fabbisogni dell’azienda.

«Un'iniziativa aperta ai disoccupati del Fvg finalizzata alla loro assunzione, tenuto conto che l'amministrazione regionale garantisce ogni esigenza di formazione e ai quali Fincantieri deve poter assicurare le dovute garanzie contrattuali e i servizi di trasporto per raggiungere lo stabilimento.

Non si dica che manca l'offerta di lavoro del territorio perchè solo al Comune sono pervenuti circa 600 curriculum di persone in cerca di impiego. Fincantieri, basta alibi». —

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