Morto a 77 anni Renzo Ardito uno dei padri di Lignano Pineta

Dal ’79 presidente della spa, fu uno degli artefici dello sviluppo della “città a spirale” disegnata dall’architetto D’Olivo. Inventò l’Incendio del mare, spettacolo pirotecnico clou dell’Alto Adriatico

LIGNANO. Un grande imprenditore che aveva sempre lo sguardo verso il futuro. Sempre pronto a vincere nuove sfide per far crescere la sua Lignano. Sempre pronto a scendere in campo con nuovi progetti per renderla ancora più attrattiva per i turisti.

La sua battaglia personale, quella con un male che l’aveva colpito qualche tempo fa, Renzo Ardito, dal 1979 presidente della Lignano Pineta spa, purtroppo non è riuscito a vincerla.

È mancato ieri mattina, a 77 anni, all’ospedale di Latisana. Con lui Pineta perde una parte della sua storia. Già perché è con lui che è diventata ben presto una spiaggia moderna e all’avanguardia. Trentacinque anni alla guida dell’azienda, oltre tre decenni di amore per la località.

Sapeva che serviva un continuo rinnovamento, che bisognava puntare sulla qualità, ma senza perdere lo stile che Lignano ha da sempre avuto. E così dai primi anni ’80 in poi si fece promotore di una serie di interventi per migliorare la località. Gli uffici spiaggia furono dotati di un bar con terrazza panoramica e poi congiunti con una passeggiata sopraelevata e forniti ben presto di un computer per ridurre le attese dei clienti. Sapeva al tempo stesso che bisognava offrire qualcosa di nuovo ai turisti. Per questo nel 1995 ideò, insieme a Ciro Manfredonia, lo spettacolo pirotecnico più atteso dell’Alto Adriatico: “L’incendio del mare”.

La sua grande passione era l’arte. Nel 2000 inaugurò il Parco del mare, in cui mise a disposizione dei frequentatori della località una collezione privata di sculture.

Sette anni dopo ricevette dall’allora presidente della Regione, Riccardo Illy, un premio speciale alla carriera. «Di mio padre – afferma il figlio Giorgio – ricordo la sua grande voglia di fare e di portare avanti importanti progetti così come i suoi grandi sogni che noi ci impegneremo a realizzare».

Tra questi creare una fondazione intitolata a Marcello D’Olivo, padre della celebre "pianta a spirale" di Pineta, per rendere fruibili a tutti le sue opere. Ieri per la città è stato un giorno di dolore e cordoglio.

Se n’è fatto portavoce il sindaco Luca Fanotto. «Siamo molto vicini al dolore della famiglia – afferma -. La città perde una colonna portante del suo sviluppo nonché un grande appassionato d’arte. Per tutta Lignano la sua scomparsa rappresenta una grave perdita».

La città potrà salutarlo per un’ultima volta quest’oggi. I funerali saranno celebrati, alle 18.30, nella chiesa di Pineta. Domattina la salma proseguirà il suo ultimo viaggio terreno verso il campo santo di Moruzzo dove sarà tumulata.

Viviana Zamarian

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