Morto a soli 40 anni il grafico Marco Stulle

Apprezzato dagli appassionati di cinema e fantascienza per l’originalità dei suoi manifesti

L’ultima fotografia l’ha scattata dalla finestra della stanza in cui era stato appena ricoverato. Quindicesimo piano della Torre medica di Cattinara. “Camera con vista” si legge sotto l’immagine inserita su Facebook da Marco Stulle la notte dello scorso 28 dicembre. Nebbia, luci lontane quasi indefinite e tanto buio. Ora il buio ha inghiottito per sempre a solo 40 anni di età questo grafico e designer che si era imposto sulla scena non solo triestina per l’originalità e la forza delle sue realizzazioni. In quella stanza del quindicesimo piano Marco ha resistito solo dieci giorni mentre il male oscuro che si era insinuato nel suo corpo lo divorava silenziosamente fino a spegnere l’8 gennaio scorso l’ultima fiammella di vita terrena. Gli amici, i genitori, i parenti e tutti coloro che gli volevano bene e che hanno apprezzato il suo lavoro e la sua determinazione e creatività, si riuniranno mercoledì alle 10 del mattino nella cappella di via Costalunga per un saluto di commiato. La sua generosità, la sua voglia di costruire immagini significative e forti per sottolineare un “messaggio” pubblicitario o per valorizzare il contenuto di un libro o di una rivista cartacea o digitale, ne avevano fatto un protagonista nel piccolo mondo dell’editoria regionale. Molto avrebbe potuto fare nell’immediato futuro perché le premesse erano solide già consolidate ma la sorte non è stata benigna. Anzi, lo ha colpito con durezza, subdolamente, senza dargli secondo i medici una qualunque via di speranza e di fuga. In dieci giorni o poco più il suo destino si è compiuto. Restano di Marco molte opere che negli ultimi anni hanno richiamato prepotentemente nelle vie della città l’attenzione degli appassionati di cinema, di fotografia, di fantascienza. Erano “suoi” quei manifesti e quello realizzato nel novembre 2010 fotografando la prua dell’Elettra, la nave di Guglielmo Marconi devastata dall’esplosivo, ha tutti i titoli per entrare nella storia della grafica. C’è chi vi ha visto un enorme cefalopode, un mitico calamaro gigante finalmente portato integro in superficie e chi vi ha letto una presenza aliena, precipitata in mezzo a noi chissà da dove. La forza di questo manifesto realizzato per il Festival della fantascienza sta proprio nella sua indeterminatezza che ognuno cerca di colmare in base alla propria storia e sensibilità. Ma Marco Stulle aveva dato forma e ordine a un libro fotografico sull’Ospedale psichiatrico di Trieste e sull’esperienza di Franco Basaglia. Si potrebbero elencare tutti i suoi lavori grafici e fotografici (sua l’ultima campagna di Teatro Contatto di Udine) ma le parole sono poca cosa di fronte alla forza delle sue immagini. Molto meglio realizzare una mostra che ripercorra le singole tappe del suo itinerario professionale.

Claudio Ernè

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