Morto il pedone investito in piazza Libertà

Non ce l’ha fatta Maurizio Grillo, il pedone di 64 anni travolto l’altro pomeriggio in piazza Libertà da un’auto fuori al di là delle strisce. Il suo cuore ha lottato per 48 ore, ma ieri mattina i medici hanno dovuto diagnosticarne la morte cerebrale. I familiari hanno acconsentito alla donazione degli organi. Così all’ospedale di Cattinara, dove l'uomo era ricoverato, è iniziato il periodo di osservazione previsto dalla legge da parte di un’apposita commissione composta dal medico legale Fulvio Costantinides, dal neurofisiologo Fabrizio Monti e dall’anestesista Ariella Tommasini. Periodo di osservazione che si è conclusa nel tardo pomeriggio: ieri sera l’équipe medica si accingeva in effetti a espiantare cuore, fegato, reni e forse anche il pancreas, organi che saranno donati a pazienti in lista di attesa.
Martedì scorso, attorno alle 14.30, Grillo si trovava nei pressi dell’attraversamento semaforico che collega la Sala Tripcovich con l’isola di sosta dei bus in piazza della Libertà. Aveva deciso di attraversare la carreggiata ma non sulle vicine “zebre”. Pochi passi fino al centro della carreggiata: a quel punto il pedone era stato investito in pieno da una Mazda condotta da un giovane di trent’anni. L’impatto era stato devastante. Il suo corpo, dopo essere stato colpito dal muso dell’auto, era finito sul parabrezza e poi era rovinato sull’asfalto a una decina di metri di distanza. Sul posto erano giunte due ambulanze del 118.
I sanitari si erano prodigati a prestare le prime cure al ferito, tentando di stabilizzarlo, anche se le sue condizioni erano apparse subito gravissime, disperate. Devastante infatti era risultato il trauma cranico che l’uomo aveva riportato nell’impatto con l’asfalto dopo l’urto con la macchina. Quando era infine stato ritenuto possibile il trasporto al Pronto soccorso, un’ambulanza era partita a sirene spiegate verso Cattinara. Qui, dopo ulteriori controlli e tentativi di cura, l’uomo era stato ricoverato in Rianimazione.
Sul luogo dell’incidente aveva operato anche una pattuglia di vigili della polizia locale, che aveva effettuato rilievi approfonditi, vista la gravità del caso, chiamando in supporto anche il personale del Nucleo infortunistica, che aveva proceduto a verifiche e scattato fotografie a documentazione dell’accaduto.
Maurizio Grillo, originario di Genova, dopo essere vissuto per molto tempo a Monfalcone, da un paio di anni aveva trasferito la propria residenza a Trieste, in via Boccaccio, dove stava da solo. Gli agenti della polizia locale, martedì, avevano faticato molte ore per rintracciare i suoi parenti.
La segnalazione del decesso come conseguenza dell’incidente stradale è stata trasmessa dagli agenti dell’Ufficio infortunistica della polizia locale al pm Antonio Miggiani, il magistrato titolare del fascicolo. Già subito dopo il fatto gli agenti avevano inviato alla Procura gli atti relativi al’incidente stesso, corredati dalle testimonianze acquisite sul posto nel corso dei rilievi.
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