Morto l’imprenditore Giuseppe Falato

Matteo Femia / Cormons

Cormons piange uno dei suoi imprenditori più conosciuti. Si è spento nella tarda mattinata di ieri nella sua casa di viale Roma Giuseppe Falato: è stato uno dei pionieri italiani nel settore della distribuzione automatica negli anni del boom economico. Aveva 87 anni: era il papà dell’assessore comunale al commercio Massimo, che lascia assieme agli altri due figli Carla e Roberto, alla moglie Laura e ai nipoti Benedetta, Vittoria, Beatrice, Ludovica, Leonardo ed Emma.

Giuseppe Falato se n’è andato serenamente. «Ha chiuso gli occhi – racconta il figlio Massimo – sulla sua poltrona preferita, circondato dall’affetto dei famigliari, in modo discreto come nel suo stile di sempre». Era arrivato a Cormons dalla natia Cerreto Sannita, nel Beneventano, come ufficiale dell’Esercito alla fine degli anni Cinquanta: aveva prestato servizio all’ex caserma Amadio prima di congedarsi ed intraprendere la carriera imprenditoriale nel settore, appunto, della distribuzione automatica (in particolare di macchinari per il caffè ma non solo) fino all’età della pensione.

Aveva vissuto, sempre per motivi professionali, anche a Milano e Roma ed è stato molto attivo anche sul fronte dell’associazionismo: aveva militato politicamente nella Dc e per anni è stato presidente del Circolo Armonia, realtà ricreativa che aveva sede nell’attuale edificio dell’ex scuola Vittorino da Feltre. Aveva una grande passione per i giochi di carte, ed in particolare per il bridge: ma il suo amore indiscusso è stato sicuramente quello per la sua numerosa famiglia alla quale era legatissimo.

Si attende l’ufficialità per la data e l’orario dei funerali, che dovrebbero però tenersi nel primo pomeriggio di mercoledì in Duomo. Ieri, quando la notizia della morte di Giuseppe Falato ha iniziato a diffondersi in città, è stato profondo il cordoglio generale per la scomparsa di una persona apprezzata dall’intera comunità. –

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