Morto nel frontale, il ricordo dei colleghi della Tnt Traco
Una persona estremamente gentile e cordiale. Apprezzata da tutti proprio per la sua educazione, dote non facile da trovare, specie in un ragazzo di appena 22 anni». Così il capo filiale della Tnt di Sgonico ricorda Simone Fratello, il giovane deceduto l’altra mattina in un tragico incidente stradale sulla provinciale 19, all’altezza di San Canzian d’Isonzo.
«Simone era con noi da pochi mesi - precisa Alessandro Biagi -. Lavorava per una ditta esterna, la 7 Service, a cui la Tnt si appoggia per i trasporti. La notizia della sua morte l’ho ricevuta in tempo reale proprio dal titolare di quella ditta. Posso dire che siamo rimasti tutti raggelati. Nonostante fosse qui solo dall’inverno scorso- conclude il responsabile delle filiale di Sgonico -, ha davvero lasciato un grande vuoto».
Il cordoglio degli ex colleghi si salda in queste ore alla disperazione dei familiari: il fratello maggiore, anche lui dipendente della 7 Service, e i nonni, in questo periodo ospiti del camping Punta Spin di Grado. Facile immaginare la loro incredulità di fronte ad una morte tanto assurda, sulla quale potrà fare luce, probabilmente già nelle prossime ore, l’autopsia. Nell’attesa dei riscontri che verranno forniti dal medico legale, l’ipotesi più accreditata per spiegare l’incidente resta quello del colpo di sonno o dell’improvviso malore. Prima di finire contro il camion che viaggiava nel senso di marcia opposto, infatti, la Clio a bordo della quale si trovava Simone Fratello non ha nemmeno provato a frenare. Tutto fa pensare, quindi, che non si sia nemmeno reso conto che l’auto stava finendo fuori strada.
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