Mossa dà il foglio di via a camion e mezzi pesanti

I nuovi cartelli parlano chiaro e si è già notata una contrazione del traffico dei Tir Si trattava in larga parte di trasporti che utilizzavano il paese come “scorciatoia”
Bumbaca Gorizia 25.01.2020 Mossa, divieto per i camion © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 25.01.2020 Mossa, divieto per i camion © Foto Pierluigi Bumbaca



Scorrazzavano indisturbati, liberi di inquinare e di distruggere l’asfalto. Ma il Comune di Mossa, come preannunciato su queste colonne, ha chiuso le sue porte ai camion con massa superiore ai 35 quintali: soprattutto mezzi pesanti di oltreconfine che utilizzavano il paese come “scorciatoia” da e per il Collio sloveno.

I cartelli sono belli visibili in tutte le strade di accesso del paese, da via Blanchis a via XXIV Maggio, a via IV Novembre. «E si è già notata una contrazione del traffico pesante», commenta con soddisfazione il sindaco Emanuela Russian che ha già stretto accordi con le forze dell’ordine per intensificare i controlli e prendere “in castagna” i trasgressori. Ne va della sicurezza e ne va anche della qualità dell’aria del piccolo paese isontino.

Perché questa decisione tranchant? Perché, negli ultimi mesi, si era intensificato considerevolmente, sulla direttrice rotonda della Sr56, via Codelli, via Tarabocchia e via Blanchis, il passaggio di Tir da e per il Collio sloveno.

«Tale situazione - rammenta l’amministrazione comunale - era venuta a crearsi con l’apertura della Sr117 (l’ex 56 bis) che garantisce il passaggio diretto da Mossa al confine di Stato e alla zona industriale di Sempeter Vrtojba in Slovenia. Il passaggio degli autoarticolati e autocarri risultava oltremodo pericoloso per la scarsa lunghezza delle carreggiate stradali attraversate da molteplici curve a gomito e dalla strettoia con curva lungo via Codelli».

Ma c’era (e c’é) un’altra motivazione al niet. Le caratteristiche strutturali delle strade del paese non risultano adeguate ad un traffico pesante di collegamento da e per la Slovenia, in quanto si tratta di arterie non larghe abbastanza, con curve e incroci che possono sopportare adeguatamente il traffico di auto e camioncini di modesta portata ma non un traffico continuo di mezzi pesanti. Il blocco non era entrato in vigore immediatamente. «Perché - spiega ancora il sindaco Russian - abbiamo voluto, giustamente, permettere agli autotrasportatori di Mossa di procurarsi l’autorizzazione per passare sul territorio comunale senza incorrere in sanzioni». Ancora il primo cittadino: «Abbiamo preso questa decisione perché vanno tutelate l’incolumità pubblica e la sicurezza della circolazione stradale, in particolare degli utenti deboli quali pedoni e ciclisti. E vanno evitati sovraccarichi e successive deformazioni del piano viabile».

Il provvedimento, oltre al centro del paese, riguarda via Blanchis tra l’incrocio che porta in Slovenia (Comune di San Floriano del Collio) e l’inizio del centro abitato, e via IV Novembre tra il confine con il Comune di San Lorenzo Isontino e l’inizio del centro. Ci sono delle deroghe relative alle operazioni di carico/scarico merci con l’esibizione di bolle, documentazioni di accompagnamento, fatture. Il provvedimento, ovviamente, non riguarda vigili del fuoco, mezzi di soccorso forze dell’ordine, imprese agricole e gli ambulanti del mercato che si svolge periodicamente in paese. —



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