Mossa, è morto Luciano Sfiligoi “boss” del Motoclub e carrozziere di valore

A tratteggiare il suo ricordo è Piero Padovani, il meccanico che gestisce l’officina di proprietà del figlio Stefano

Francesco Fain
Luciano Sfiligoi
Luciano Sfiligoi

Vulcanico quando si trattava di organizzare eventi. Generoso quando c’era da rimboccarsi le maniche e dare una mano. Ironico e autoironico. E un bravo carrozziere: di quelli della vecchia guardia che sapevano raddrizzare le lamiere con maestria e avevano immagazzinato una vasta esperienza direttamente sul campo.

Questo è stato Luciano Sfiligoi, 84 anni, figura molto conosciuta a Mossa, a Gorizia, in tutto l’Isontino. Un “omone” che, sino a qualche anno fa, nonostante l’età non proprio verdissima, faceva ancora i suoi viaggetti in sella a una Honda Goldwing, un mostro a 4 cilindri boxer e a 4 tempi da quasi 400 chilogrammi. La curava con grande meticolosità e costanza. «Pesa tantissimo - diceva in friulano - ma, sino a quando riesco a manovrarla, continuo a usarla». Poi, è venuto il tempo di scendere dalla sella e venderla. E non deve essere stato un bel giorno per lui.

I verbi sono declinati al passato perché Luciano non c’è più. Dopo un breve ricovero, è morto all’ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia. E, immediatamente, in paese e nel resto dell’Isontino si è diffusa la notizia, tanto era conosciuto. Il dispiacere è forte perché Luciano si è dato tanto da fare, anche per la comunità. Il suo nome è legato, soprattutto, al Motoclub “Pino Medeot” di cui è stato presidente. In anni più recenti, è stato il motore (è proprio il caso di dirlo) di Go-Moto-Go, una manifestazione nata con il proposito di cementare l’amicizia tra i motociclisti goriziani e i loro colleghi del Amc Nova Gorica. Un’iniziativa, figlia della passione coinvolgente, unica, esclusiva per la moto, oggetto di culto e compagna di mille avventure.

A tratteggiare il suo ricordo è Piero Padovani, il meccanico che gestisce l’officina nello stesso compendio della carrozzeria Sfiligoi, oggi di proprietà del figlio Stefano. «Per me, Luciano era praticamente un secondo papà - lo ricorda trattenendo a stento a lacrime -. Lavoravo in un’officina a Gorizia e, saltuariamente, andavo a dargli una mano. Poi, mi chiese di aprire una mia attività accanto alla sua: ed è ormai dal 1989 che sono, in pianta stabile, a Mossa. Sfiligoi era una persona generosa e con una grande e ammirevole dedizione per il paese. È stato consigliere comunale e ha collaborato per anni con il Mossa calcio».

I funerali saranno celebrati oggi alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Mossa. Lascia i figli Lorella e Stefano, la nipote Ilenia, il genero Andrea, la nuora Serena e la sorella Rosanna, unitamente ai tanti amici e a tutti i parenti. 

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