Mossa, è morto Luciano Sfiligoi “boss” del Motoclub e carrozziere di valore
A tratteggiare il suo ricordo è Piero Padovani, il meccanico che gestisce l’officina di proprietà del figlio Stefano
Vulcanico quando si trattava di organizzare eventi. Generoso quando c’era da rimboccarsi le maniche e dare una mano. Ironico e autoironico. E un bravo carrozziere: di quelli della vecchia guardia che sapevano raddrizzare le lamiere con maestria e avevano immagazzinato una vasta esperienza direttamente sul campo.
Questo è stato Luciano Sfiligoi, 84 anni, figura molto conosciuta a Mossa, a Gorizia, in tutto l’Isontino. Un “omone” che, sino a qualche anno fa, nonostante l’età non proprio verdissima, faceva ancora i suoi viaggetti in sella a una Honda Goldwing, un mostro a 4 cilindri boxer e a 4 tempi da quasi 400 chilogrammi. La curava con grande meticolosità e costanza. «Pesa tantissimo - diceva in friulano - ma, sino a quando riesco a manovrarla, continuo a usarla». Poi, è venuto il tempo di scendere dalla sella e venderla. E non deve essere stato un bel giorno per lui.
I verbi sono declinati al passato perché Luciano non c’è più. Dopo un breve ricovero, è morto all’ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia. E, immediatamente, in paese e nel resto dell’Isontino si è diffusa la notizia, tanto era conosciuto. Il dispiacere è forte perché Luciano si è dato tanto da fare, anche per la comunità. Il suo nome è legato, soprattutto, al Motoclub “Pino Medeot” di cui è stato presidente. In anni più recenti, è stato il motore (è proprio il caso di dirlo) di Go-Moto-Go, una manifestazione nata con il proposito di cementare l’amicizia tra i motociclisti goriziani e i loro colleghi del Amc Nova Gorica. Un’iniziativa, figlia della passione coinvolgente, unica, esclusiva per la moto, oggetto di culto e compagna di mille avventure.
A tratteggiare il suo ricordo è Piero Padovani, il meccanico che gestisce l’officina nello stesso compendio della carrozzeria Sfiligoi, oggi di proprietà del figlio Stefano. «Per me, Luciano era praticamente un secondo papà - lo ricorda trattenendo a stento a lacrime -. Lavoravo in un’officina a Gorizia e, saltuariamente, andavo a dargli una mano. Poi, mi chiese di aprire una mia attività accanto alla sua: ed è ormai dal 1989 che sono, in pianta stabile, a Mossa. Sfiligoi era una persona generosa e con una grande e ammirevole dedizione per il paese. È stato consigliere comunale e ha collaborato per anni con il Mossa calcio».
I funerali saranno celebrati oggi alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Mossa. Lascia i figli Lorella e Stefano, la nipote Ilenia, il genero Andrea, la nuora Serena e la sorella Rosanna, unitamente ai tanti amici e a tutti i parenti.
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