Mostra Bressanutti, numeri record slitta la rassegna su Kandinsky

Galleria d’arte contemporanea sempre più polo culturale cittadino. E da domani c’è Venezia 
Bonaventura Monfalcone-16.07.2020 Apertura mostra su Venezia e il Patriarcato-Galleria d'Arte contemporanea-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-16.07.2020 Apertura mostra su Venezia e il Patriarcato-Galleria d'Arte contemporanea-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

la mostra

Laura Blasich

La galleria comunale d’arte contemporanea continua a macinare numeri di rilievo, nonostante la pandemia di Covid-19, e la mostra dedicata a “Venezia e il Patriarcato”, inaugurata ieri e che al pubblico si apre domani, ha le carte in regola per imprimere un’ulteriore accelerazione alla capacità attrattiva del contenitore culturale monfalconese. Per l’eccezionale qualità delle opere in mostra (una su tutte la pala d’altare di Gianantonio Guardi della Madonna del Rosario che si trovava a Belvedere d’Aquileia su prestito dell’Arcidiocesi) e per la ricchezza della documentazione che le affianca. Alle spalle ci sono i quasi 2 mila visitatori “in persona” che l’antologica dedicata ad Aldo Bressanutti ha attirato in poco più di un mese tra fine maggio e fine giugno, ai quali vanno aggiunti i 30 mila visitatori virtuali, che in GcAc sono entrati tramite il tour guidato a distanza dalla curatrice Federica Scanferlin. Ha superato le 22 mila visualizzazioni l’intervista al maestro dell’assessore alla Cultura Luca Fasan, che ieri ha ufficializzato lo slittamento all’inizio del 2021 della mostra dedicata a Vassily Kandinsky, all’astrattismo e alle grandi avanguardie russe, la prima organizzata grazie all’alleanza stretta con la Fondazione Musei civici di Venezia. «Stiamo studiando l’attività per i due mesi conclusivi dell’anno, sapendo che la mostra dedicata al rapporto con Venezia, dopo la fine del Patriarcato, ci accompagnerà fino al 18 ottobre», ha aggiunto. Anche per la mostra che si apre domani, curata da Lucio Gregoretti e Marino De Grassi con il supporto del comitato scientifico composto da Isabella Reale, Claudia Crosera e Rossella Fabiani, il Comune s’attende una risposta importante. «Questa è una mostra a suo modo estremamente contemporanea, perché il Vedutismo settecentesco ha precorso i tempi, fornendo ciò che nei secoli successivi avrebbero dato le cartoline e la fotografia – ha proseguito Fasan –. Come contemporanei sono i “capricci” di Canaletto, che tra realtà e finzione effettua una trasposizione teatrale di elementi architettonici». —

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