Muggia, cane senza guinzaglio fa strage di gatti

MUGGIA. Il cane killer ha colpito ancora. Il setter muggesano, finito già l'estate scorsa sotto i riflettori per aver azzannato a morte un coniglio in un giardino condominiale, è stato protagonista di nuove incursioni, questa volta a San Rocco. Il bilancio di questo raid parla di almeno cinque gatti uccisi. «E la cosa più grave - racconta un residente della zona - è che il proprietario se ne infischia completamente».
Le vittime sono tutti gatti che popolano i cortili di San Rocco e dintorni. «Ho visto come agisce questo setter: si avventa sul felino, lo aggredisce alla schiena e poi lo lascia lì», aggiunge il cittadino. Di recente anche un’anziana si è trovata il cane in giardino e, impaurita, si è rinchiusa in casa. «Ora però - prosegue il residente - siamo davvero stufi. Tutti hanno già avvertito il padrone di tenere al guinzaglio il suo cane. Ma nulla da fare: la prossima volta ci arrangeremo in altri modi».
Il setter, insomma, continua a far parlare di sè. Il caso più eclatante era emerso l'anno scorso quando, nel giardino condominiale di una casa Ater a Borgo Zindis, il cane si era avventato su Trilli, il coniglietto domestico di un anno e mezzo di proprietà di M.L.C., la quale aveva raccontato in prima persona l'aggressione al proprio animaletto, descrivendo anche il cane: un setter inglese, nero, bianco, grigio, dal pelo lungo, di grossa taglia.
«Purtroppo, a causa della negligenza del proprietario di questo cane, noi non potremo più avere Trilli con noi. E io non riesco a capacitarmene. Sia chiaro, non voglio che venga fatto nulla al setter, perché la colpa non è da attribuire al cane: il setter è un cane da caccia, è evidente che ha seguito il suo istinto. Qui il punto è un altro. Quel cane non doveva essere libero, e peraltro non aveva il collare», aveva raccontato un anno fa, sconvolta, la proprietaria del coniglietto Trilli.
Di fronte all’ennesimo episodio, l'assessore alla Polizia locale di Muggia Stefano Decolle, lamentando la mancanza di denunce ufficiali da parte dei cittadini, cerca di far leva sull senso civico dei muggesani: «Ho sentito di questo episodio, testimonianza di una chiara cattiva conduzione del cane da parte del proprio padrone, come già accaduto un anno fa con il coniglio Trilli. Ma il problema è che tutti si lamentano, ma nessuno si è recato a fare regolare denuncia dell'accaduto. La Polizia locale ha registrato solamente delle segnalazioni in merito».
E nei giri di ricognizione delle pattuglie «non sono stati trovati né segni, né vittime del cane, né il cane stesso». Decolle invita dunque la cittadinanza a denunciare gli episodi agli organi competenti: «Sul territorio muggesano non vigono grandi problemi di randagismo. Questo cane però, evidentemente, sta causando dei problemi. Credo che sia corretto che chi abbia subito un torto si attivi non solo per fare delle segnalazioni, ma per mettere nero su bianco quanto accaduto e ottenere, eventualmente, giustizia».
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