Muggia dice no alle coltivazioni e ai cibi “ogm”

MUGGIA. Impedire che sul territorio del Comune di Muggia vengano allevati, coltivati, sperimentati in campo aperto, organismi geneticamente modificati, ed invitare le aziende fornitrici di pasti e derrate nelle mense pubbliche a non utilizzare alimenti contenenti ogm e di favorire tutte le iniziative che sensibilizzino il cittadino su tale tema. Questo il contenuto della delibera passata durante l'ultimo consiglio comunale muggesana con i voti della maggioranza. A seguito del dibattito sul tema “Friuli Venezia Giulia: l'unica regione d'Europa ogm free - ragioni e compiti di una scelta strategica”, svoltosi nella sala convegni del centro culturale “G.Millo” in settembre, l’assessore Fabio Longo ha portato all’esame del consiglio comunale una delibera sull’argomento al fine di impedire la diffusione degli ogm a Muggia sulla base del principio di precauzione e della valutazione degli aspetti socio-economici, fermo restando i divieti già imposti sugli ogm dalla normativa regionale di settore e in attesa di ulteriori informazioni sugli effetti indotti a breve e lungo termine dalla diffusione di ogm.
«Il quadro emerso sul tema degli ogm non risulta confortante a fronte di studi ed indagini recenti, e documentabili sia nei confronti dei test condotti su animali così alimentati che di studi tossicologici sulle persone, determinando influenze sulla genetica e sulla genetica delle persone che li assumono», ha spiegato l’assessore Longo. «Risulterebbe inoltre verificato – prosegue l'esponente ambientalista - l’incremento di specie resistenti agli erbicidi utilizzati e di insetti resistenti agli insetticidi usati, dimostrando che, contrariamente all’obiettivo primario che ha inteso introdurre gli organismi geneticamente modificati, vi è la mancata effettiva riduzione dei pesticidi in uso sul territorio agricolo, senza dimenticare o sottovalutare, inoltre, ii principali effetti negativi sull’ambiente con perdita della biodiversità e contaminazione con altre colture e dei correlati danni economici a carico dei piccoli agricoltori».
Sul documento il Pdl ha deciso di astenersi. «La delibera giunta in aula giungeva da una direttiva a livello regionale che non dà alcun apporto sostanziale alla lotta agli ogm sul nostro territorio. Non ci pareva giusto votare contro perché non siamo favorevoli agli ogm, ma in questo caso un voto favorevole era assolutamente fine a se stesso».
Riccardo Tosques
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