Muggia e Capodistria: litorale unico

 
Progetti transfrontalieri per viabilità, servizi, cultura e sanità
MUGGIA I Comuni di Muggia e Capodistria stringono i rapporti, e valutano con possibilità di collaborazioni che vanno dalla viabilità ai servizi, dalla cultura alla sanità. Iniziative comuni che possono rendere i due territori e le due amministrazioni utili l’una all’altra.

Ne hanno parlato a lungo nei giorni scorsi i sindaci dei due Comuni, Nerio Nesladek e Boris Popovic, accompagnati da alcuni assessori. Una collaborazione intavolata già negli anni scorsi, e che ora la nuova amministrazione muggesana intende portare avanti e concretizzare.


Così Nesladek: «È stata espressa reciproca soddisfazione per aver approfondito il dialogo, che aveva già portato anche a lodevoli iniziative come il progetto transfrontaliero “Arco” che ha fatto conoscere meglio le due amministrazioni. Poi però i contatti si erano diradati e intendiamo riprenderli su basi concrete». Il colloquio tra i sindaci porterà presto alla nascita di un gruppo di lavoro politico e tecnico, che potrà discutere delle varie questioni che potrebbero essere affrontate assieme. Qualcosa è già stato proposto: «Oltre che concentrarci su iniziative comuni, si è parlato anche di come essere utili l’un l’altro, ovvero dove Muggia o Capodistria possono sopperire alle carenze del vicino. E gli ambiti sono tanti». Ad esempio la viabilità e la sentieristica. All’incontro, i sindaci hanno già prospettato l’avvio di uno studio della viabilità circolare a cavallo del confine, dei sentieri che si possono riaprire lungo la frontiera, soprattutto dopo la caduta definitiva dei confini.


Un primo atto potrebbe essere la riapertura della strada di Cerei, il vecchio valico agricolo chiuso da anni: «Sarebbe quasi un gesto simbolico, di cui si parla da anni», così Nesladek. Già avviato, invece, ad esempio, il progetto di «Parco della Concordia», vicino a Santa Barbara che dovrebbe ospitare specie animali e vegetali tipiche dell’Istria, in un’ottica anche didattica per le scuole di tutto il territorio istriano. Ma la vicinanza territoriale potrebbe essere la base per un utilizzo comune delle reti e dei servizi pubblici: «Faremo da intermediari – afferma il sindaco di Muggia - con le società municipalizzate per razionalizzare le risorse. Già ci sono possibilità riguardo fognature ed acquedotti. Ma si è pensato anche ad un progetto di sanità transfrontaliera». Tema affrontato già da altri enti locali, che per ora a Muggia è solo un’idea, ma che vede concordi i due sindaci affinché diventi, prima o poi, realtà, contando sui servizi offerti dal distretto muggesano e dall’ospedale di Isola e i servizi sanitari a Capodistria. Altra prospettiva potrebbe essere anche la collaborazione in campo economico.


Nesladek si sofferma in particolare sul settore cantieristico: «Spazi e risorse per rimessaggi, riparazioni, ormeggi o simili possono essere condivisi, magari in convenzione, in modo da offrire ciascuno ciò che ha in ottica collaborativa». Immancabile l’accenno all’utilizzo del territorio: «Con la caduta del confine, è possibile utilizzare tratti di territorio in comune. A Punta Grossa si parla già da tempo di un eco-parco. Ma si può pensare anche ad una spiaggia unica e un lungomare che collega i due territori». «Con il collega Popovic – conclude Nesladek – abbiamo trovato una concordanza di vedute ed entrambi vogliamo, da ora in poi, meno chiacchiere e più fatti concreti».

 

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