Muggia, la galleria raddoppia Mandracchio senza più auto
MUGGIA. Raddoppio della galleria di via Roma, area del Mandracchio vietata alle automobili, individuazione delle zone “30”, creazione di nuovi percorsi ciclo-pedonali, nuovi parcheggi e una rete della mobilità lenta transfrontaliera. Sono queste le linee cardine del nuovo Prgc di Muggia. Nell'ultima seduta maggioranza e opposizione hanno affrontato i rispettivi emendamenti. «Abbiamo svolto un piano ragionato con la collaborazione da parte dell'opposizione che ringrazio pubblicamente visto il clima propositivo venutosi a creare in Consiglio», il commento del vicesindaco Laura Marzi.
Tra le novità dunque il raddoppio della galleria di via Roma che avrà la finalità di liberare dal traffico in via definitiva la zona del Mandracchio. Nuovi percorsi ciclo-pedonali sono previsti in collegamento del centro storico con la “cittadella dello sport” e con il bosco urbano di Piasò. Lungo quest’asse si prevede la realizzazione di parcheggi anche delocalizzando i volumi di nuova edificazione in altre aree, e prevedendo l’incremento volumetrico legato alla realizzazione di standard attraverso quello che si chiama “credito edilizio”.
Sempre parlando di mobilità, il nuovo Prgc individua una pista ciclo-pedonale lungo l’asse via Battisti-via di Trieste, in collegamento con il Rio Ospo dove il piano individua un’area da destinare a parco urbano (molo Balota). «A ulteriore conferma dell’inclinazione naturalistica di questo Piano, abbiamo individuato una rete di aree a valenza naturalistico paesaggistica da salvaguardare attraverso azioni più o meno conservative», ha spiegato Marzi. In particolare vengono individuate le aree nucleo, cioè delle aree da tutelare in maniera maggiormente conservativa, insieme alle aree boscate residue, per i valori naturalistici e paesaggistici che le caratterizzano; le stepping stones, cioè aree che, nonostante la ridotta dimensione e la maggior antropizzazione rispetto alle aree nucleo, mantengono un elevato livello di pregio ambientale; le “aree tampone”, ossia ambiti eterogeni che assolvono a diversi obbiettivi tra cui il mantenimento di spazi aperti all’interno dell’edificato e la creazione di aree cuscinetto a protezione degli elementi della rete ecologica. L’area dei laghetti diventa “caposaldo” di tutta la rete ecologica Mujesana, quale punto di raccordo della rete sentieristica e viene valorizzata tramite aree a servizio specifiche (cpme l’area camper sotto Monte d’Oro). Nelle stepping stones è prevista la realizzazione di chioschi in legno finalizzati alla rivendita e alla commercializzazione dei prodotti agricoli. Ma anche lo sviluppo turistico cambia connotazione in questo nuovo piano, rispetto al Prgc vigente. «Non è a un turismo dei grandi alberghi che questo piano pensa, ma ad un turismo in chiave sostenibile, molto più aderente a quelli che sono risultate essere le richieste per queste zone degli ultimi anni, individuando ambiti ricettivi lungo la costa», puntualizza Marzi. A questo proposito il nuovo Prgc individua le aree idonee per la realizzazione delle sedi di associazioni nautiche sia alla Foce del Rio Ospo che nel porticciolo di San Bartolomeo, dove viene proposta anche la razionalizzazione delle aree a servizi come i parcheggi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo








