Muggia, lastre “scoppiate” sul nuovo lungomare

MUGGIA
Lastrie di pietra sollevate e in un punto anche saltate. Il lungomare Venezia, fiore all’occhiello della passeggiata a mare muggesana, dopo pochi anni già è da risistemare. Il selciato in pietra bianca che d’estate si trasforma in stabilimento balneare è rovinato da “esplosioni” trasversali. L’opera, risalente alla giunta Gasperini, ricorda per molti versi quanto accaduto un paio di anni or sono alla piazza Unità a Trieste. Un innalzamento delle pietre che si vede a occhio nudo in almeno in sei punti. Sulla situazione critica l’amministrazione Nesladek sembra avere le idee piuttosto chiare anche perché con la fine della stagione balneare un’opera di manutenzione appare urgente. «Abbiamo già preso in considerazione il problema e presto lo risolveremo», spiega il sindaco Nerio Nesladek.
La causa del problema, come evidenziato dal Comune, va ricercata nella forte escursione termica che ha provocato la dilatazione e poi il sollevamento della pavimentazione che evidentemente si basava su una serie di giunti di dilatazione inadeguati alle variazioni climatiche di un lungomare. Insomma: un lavoro non pensato in funzione della particolare realtà di Muggia e della vicinanza del mare.
I lavori di riqualificazione del lungomare vedranno la sostituzione dei giunti di dilatazione che congiungono i blocchi con altri di spessore più consono alle esigenze climatiche, riempiti di materiale elastico per assorbire i movimenti della pietra causati dal calore e la sostituzione dei blocchi danneggiati. «Ora che il periodo di balneazione si è definitivamente concluso potremo intervenire».
Ma quale la tempistica del cantiere? Il primo cittadino rassicura i muggesani: «I lavori prevedono la durata di alcuni giorni soltanto e non creeranno quindi alcun disagio ai cittadini. La passeggiata sarà fruibile di nuovo in brevissimo tempo». La situazione pare quindi meno preoccupante di quanto in realtà appaia. Non è chiara però quale sarà la spesa economica che comporterà la sostituzione dei giunti di dilatazione e se l’importo verrà prelevato dalle casse comunalima difficilmente verrà chiesto il pagamento di una penale all’impresa che ha realizzato l’opera. Sul lungomare, dopo gli episodi di vandalismo di questa estate, sembra intanto che sia tornata a regnare la tranquillità. Nelle notti di luglio infatti le docce dell’area erano state prese di mira da ignoti vandali. Un gesto comunque isolato, che dopo il rafforzamento dei pattugliamenti delle forze dell’ordine e l’annuncio di nuove telecamere di videosorveglianza, non si è più ripetuto.
Riccardo Tosques
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