Muggia premia un laureato alla memoria di Ugo Carà

MUGGIA. Sarà assegnato venerdì, al Museo d’arte moderna di Muggia, il premio alla memoria di Ugo Carà, scomparso a 96 anni nel 2004 e autore tra le altre cose dei mosaici pavimentali e dei bassorilievi dell’edificio centrale dell’Università di Trieste. A essere premiato sarà un candidato in possesso del diploma di laurea magistrale alle facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali o di ingegneria della stessa Università di Trieste. In contemporanea ci sarà l’esposizione (che durerà fino al 29 marzo con orari 17-19 da martedì a venerdì, 10-12 e 17-19 il sabato e 10-12 la domenica e i festivi) dei premi di laurea biennale “service biennale” del Lions Club Trieste San Giusto, organizzata con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia, che presenta i tre progetti vincitori del premio, istituito nel 2015 dal club triestino che premia le migliori tesi di laurea in Architettura, in partenariato con l’Università.
All’inaugurazione - oltre ai neolaureati premiati - saranno presenti Stefano Casaccia, presidente del Lions Club, Adriana Gerdina, vicepresidente del sodalizio, Carlo Borghi, presidente della Commissione di giuria del concorso, e Giovanni Fraziano, già preside di Architettura. In mostra i tre progetti premiati dalla prima edizione del concorso a oggi: “Costruire l’invisibile” di Federico Quattrin, premiato nel 2015, “Vivere negli aeroporti” di Valentina Rodani e Samuel Iuri premiato nel 2017, e infine il recente “La nuova Banca del Germoplasma a Giardino Viatori - Parco Piuma a Gorizia” di Sofia Pechiar, Veronica Fusaro e Laura Vidali, premiato nel 2019. La motivazione principale che ha portato “La nuova Banca del Germoplasma a Giardino Viatori-Parco Piuma a Gorizia” a distinguersi tra gli altri lavori è, a detta della giuria, «l’originalità del tema, la chiarezza nella rappresentazione e l’attenzione alla composizione plastica e alla dimensione sperimentale, rispondente alle intenzioni del bando dedicato alla memoria di Ugo Carà che, come noto, nella scultura raggiunse il tratto di una piena riconoscibilità attraverso la sperimentazione con materiali, metodi e forme diverse».—Lu.Pu.
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