Mugnaioni presidente nazionale dei cavalieri

È la prima volta di un triestino e di un ufficiale di complemento: «Inseriti nella società civile»

Due “prime volte” in un colpo solo: Alipio Mugnaioni, maggiore della Riserva dell’Esercito, è il primo triestino a essere stato eletto presidente nazionale dell’Associazione nazionale Arma di cavalleria e contemporaneamente, dato di maggiore valenza, è il primo ufficiale proveniente dal complemento, quindi non “di carriera”, ad accedere alla prestigiosa carica. In un ambiente certo non propenso ai “colpi di testa” un bel traguardo, merito dell’impegno e dell’entusiamo che nel corso della lunga militanza nell’Associazione è riuscito a infondere.

Mugnaioni ha iniziato a calzare il basco nero dei cavalieri nel 1983, alla Scuola truppe corazzate, per prestare poi servizio ai Calleggeri di Saluzzo e ai Lancieri d’Aosta. Dopo ils ervizio di leva, è stato richiamato in s ervizio attivo due volte, nel Piemonte Cavalleria e nei Cavalleggeri Guide, venendo infine promosso maggiore. «Siamo già bene inseriti nella società civile, per esempio gestendo, in base a una convenzione con lo Stato maggiore Esercito, i Centri ipppici militari, anche a favore dei portatori di handicap, ma dobbiamo fare ancora di più» spiega l’ufficiale triestino, a conferma dell’intraprendenza che gli ha fatto conquistare la fiducia dei soci di tutta Italia. «L’età media degli associati - racconta v- è altissima. Per rivitalizzare l’Associazione Arma di cavalleria dobbiamo coinvolgere maggiormente i reparti e i volontari, poiché con la sospensione del servizio militare obbligatorio si è interrotto il nostro maggiore bacino di alimentazione». Una sfida che Mugnaioni, già precursore delle celebrazioni dell’ultima carica di cavalleria italiana, a Poloj (Croazia), accoglie di buon grado.

Pier Paolo Garofalo

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