Muore a 22 anni nell’auto finita nel fosso

Gaia Vecchiato, seduta sul sedile del passeggero, è deceduta sul colpo. Stava rientrando a casa all’alba assieme agli amici

CASTIONS DI STRADA Il silenzio è stato rotto solo dal rumore dei rottami portati sul ciglio della strada dai pompieri. E dallo stridere delle gomme delle auto che, in lontananza, sono state costrette a invertire la loro marcia, sorvegliate dagli agenti della polizia locale.

Sulla strada statale 353, a un paio di chilometri da casa, si è interrotta definitivamente la vita di Gaia Vecchiato, di ventidue anni. La ragazza è morta sul colpo, era seduta sul sedile del passeggero della Renault Clio guidata da un amico e collega di lavoro.

L’utilitaria è finita fuori strada a Bivio Paradiso, percorrendo quasi trenta metri nel fossato prima di impattare con violenza contro un segnale, proprio in prossimità dell’incrocio con via Zavattina.

Erano da poco passate le 6 del mattino. E il gruppo di amici, tutti di età compresa tra i diciannove e i ventisette anni, stava rientrando dopo una nottata trascorsa in un locale della Bassa friulana.

I vigili del fuoco di Cervignano del Friuli e di Udine, arrivati sul luogo dell’incidente, hanno dovuto tormentarsi a lungo per estrarre dall’abitacolo della Clio i ragazzi: due, i più gravi, sono stati trasportati in elicottero all’ospedale del capoluogo friulano; altri due, che hanno riportato ferite meno serie nell’impatto, sono stati ricoverati al nosocomio Palmanova: le loro condizioni non destano particolare preoccupazione. Si tratta di una ragazza e un ragazzo di Udine, un giovane di Mestre e un altro residente a Tarcento.

Per Gaia non c’era più nulla da fare, invece. Troppo gravi le ferite che ha riportato nella carambola dell’autovettura, quasi saltata dalla sede stradale nel fossato in erba che costeggia la statale.

È stato il sindaco di Castions di Strada, Roberto Gorza, assieme al comandante della stazione dei carabinieri di Mortegliano, il maresciallo Andrea Zomero, a informare della tragedia i genitori della ragazza.

La giovane collaborava con un’azienda che si occupa della vendita porta a porta di contratti di servizi.

Tra le lamiere dell’autovettura i militari hanno trovato le tessere di riconoscimento che i giovani utilizzavano durante l’orario di lavoro.

I carabinieri di Mortegliano e quelli del Nucleo operativo Radiomobile di Latisana stanno indagando ora per cercare di ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’incidente, che si è verificato lungo un tratto di strada che invoglia gli automobilisti più indisciplinati a pigiare sull’acceleratore, ben oltre il limite dei novanta chilometri orari.

Potrebbe essere proprio l’alta velocità una delle concause che ha determinato la fuoriuscita stradale culminata nel terribile schianto.

Gli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Giorgio Milillo, indagano per omicidio stradale: acquisiranno nelle prossime ore anche i risultati dei test alcolimetrici e tossicologici ai quali è stato sottoposto il conducente dell’autovettura, che è ancora in osservazione all’ospedale di Udine. Il magistrato ha disposto l’autopsia sul corpo della giovane.—


 

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