Muore di infarto durante una gara di enduro

Pierluigi Mattioli, 57 anni, stroncato da un malore mentre partecipava alla Sei giorni in Portogallo nella categoria Veterans



Un improvviso lutto ha sconvolto un’intera comunità, quella cormonese, e il mondo dello sport e dei motori nell’Isontino. Pierluigi Mattioli - noto non solo in zona per essere un pilota di auto da rally, in passato, e di moto attualmente, ma anche per la sua professione di meccanico in una carrozzeria di via Filanda a Cormons - è morto infatti nella giornata di giovedì nell’Algarve, in Portogallo, dove si trovava per affrontare una gara, la Sei Giorni Trofeo Vintage di Enduro, della quale aveva da poco concluso la prima prova. Accasciatosi improvvisamente a terra per un malore, Mattioli è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale, ma per lui non c’è stato più nulla da fare. A stroncarlo probabilmente è stato un infarto. Aveva 57 anni, e seppur nato a Gorizia, Mattioli si era trasferito da moltissimi anni a Cormons, per tornare solo di recente nel capoluogo.

In Portogallo aveva preso il via alla corsa nella classe Veterans in sella alla sua Husqvarna 250 2T del 1983 con i colori del Moto Club Manzano, per il quale era tesserato. In suo onore, ieri la Nazionale azzurra e i piloti italiani in gara nel Trofeo Vintage, sono partiti con il lutto al braccio. Un cordoglio al quale si sono uniti la Federazione motociclistica italiana e quella portoghese: la famiglia Mattioli (che era padre di due figlie) in queste ore sta ricevendo la vicinanza anche dei tantissimi amici che Pierluigi si era fatto davvero in tutto il mondo con il suo carattere gioviale e disponibile. “Gigi”, così lo chiamavano in tanti, era particolarmente benvoluto a Cormons, dove lavorava appunto come carrozziere in via Filanda: un’attività, sita proprio dall’altro lato rispetto alla stazione ferroviaria, che tanti conoscono e a cui molti si rivolgono in città, dove l’incredulità è ancora fortissima per la terribile notizia arrivata dal Portogallo.

A salutare Pierluigi sono anche i suoi amici e soci del Moto Club Manzano: «Con grande dolore dobbiamo salutare un fratello, socio, amico soprattutto un pilota (quest’ultima parola scritta in maiuscolo, ndr), ci hai lasciato facendo la cosa che tutti noi amiamo di più – sottolineano il presidente ed il direttivo del Mc Manzano, che conta 160 iscritti in tutto – ti terremo per sempre nel nostro cuore, un grande abbraccio alla tua famiglia, buon viaggio Gigi».

Innumerevoli i messaggi sui social da parte di chi ha conosciuto Pierluigi per motivi sportivi o professionali: tutti sottolineano l’ottimo ricordo lasciato da Mattioli, la sua gentilezza, il suo altruismo, ed evidenziano l’incredulità per la sua improvvisa morte in Portogallo. «La scomparsa di Gigi ha lasciato un grande vuoto nel nostro mondo, abbiamo perso un grande amico, un fratello, uno di noi. È stato un onore averti conosciuto, non ti dimenticheremo mai», sono le parole di uno dei tanti commenti che ricordano Mattioli. –



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