Muore in sella alla bicicletta a Gonars travolto da un’auto

PALMANOVA. Incidente mortale a Gonars. Un ex parchettista in pensione è stato investito mentre percorreva in bicicletta la strada statale che, dalla frazione di Fauglis, conduce a Castello di...
Di Alfredo Moretti

PALMANOVA. Incidente mortale a Gonars. Un ex parchettista in pensione è stato investito mentre percorreva in bicicletta la strada statale che, dalla frazione di Fauglis, conduce a Castello di Porpetto. Come era solito fare, Renzo Pellizzari, 76 anni residente a Gonars in via Trieste 71, anche nella giornata di ieri ha inforcato la sua bicicletta. Alle 10.30 circa si trovava a percorrere la provinciale 80 diretto verso Fauglis quando è avvenuto l’impatto con l’automobile, una Alfa Romeo 147, condotta da G.B. di 32 anni residente a Palmanova, che viaggiava nella stessa direzione. L’impatto è stato violento e a nulla è servito il tempestivo intervento dei sanitari dell’elisoccorso. I medici intervenuti non hanno potuto che constatare il decesso dell’anziano.

Sul posto sono intervenuti per i rilievi dell’incidente i carabinieri di Palmanova e la polizia municipale di Gonars. La dinamica del sinistro è ancora da stabilire, ma a quanto sembra dai primi rilevamenti, pare che il ciclista si fosse portato verso il centro della carreggiata per imboccare una strada sterrata sulla sinistra rispetto alla sua corsia di marcia proprio mentre l’auto lo stava sorpassando. In quel tratto la statale è rettilinea e presenta un’ottima visibilità. Da quanto si è appreso Pelizzari si vedeva poco in paese, dedicando il tempo libero a lunghe passeggiate e corse in bici solo nelle zone di campagna. «Questo incidente mortale ripropone i problemi della viabilità sulla provinciale 80, anche se in questo caso sembra che non vi siano stati problemi di velocità o imprudenza, ma solo di una tragica fatalità - spiega il sindaco di Gonars, Marino Del Frate - Riteniamo questa strada sempre pericolosa per il continuo traffico di mezzi leggeri e pesanti che vi transitano, molto spesso a velocità sostenuta, proprio perché è un’arteria viaria pressoché rettilinea. I controlli della velocità, che si faranno anche in orari serali, non risolvono il problema».

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