Museo di Campo Marzio, via al restauro Ospiterà pure il primo hotel ferroviario

Cantiere da 18,5 milioni, di cui 6,5 già finanziati. Obiettivo: rilanciare in chiave turistica, entro il 2022, la storica stazione
Lasorte Trieste 04/05/19 - Campo Marzio, Museo Ferroviario, Inaugurazione Cantiere Ristrutturazione
Lasorte Trieste 04/05/19 - Campo Marzio, Museo Ferroviario, Inaugurazione Cantiere Ristrutturazione



Campo Marzio, la stazione “base” degli storici collegamenti con Vienna, diventerà il secondo più grande museo ferroviario nazionale dopo quello di Pietrarsa (Napoli). Ieri mattina è stato tagliato il simbolico nastro che ha avviato idealmente i lavori di restauro. Da domani mattina la stazione diventerà area di cantiere per il grande e ambizioso progetto di recupero.

I lavori si articoleranno in tre fasi: le prime due riguarderanno il restauro di tutta l’area prospiciente via Giulio Cesare e degli interni, che costituiranno nuovamente la sede espositiva del museo ferroviario. Il tutto per un costo complessivo di 6 milioni e 500 mila euro, finanziati dal Gruppo Fs per effetto di un’intesa con ministero dei Beni culturali e Regione.

La terza fase prevede la realizzazione dell’hotel tematico ferroviario, in primo in Italia del suo genere, il restauro dell’altro lato del comprensorio, il rifacimento della volta metallica, che dal 1906 al 1942 sormontava il fascio binari, poi smantellata per donare il ferro alla Patria, e la creazione di un enorme cortile interno coperto per ospitare eventi. Nel progetto è contemplata anche una terrazza prospiciente il golfo, che però non ha ottenuto ad oggi l’avallo della Soprintendenza. Questa terza fase, del valore di circa 12 milioni, al momento non dispone di copertura preventiva e sarà oggetto di successivi finanziamenti.

Al termine degli interventi di riqualificazione, indicativamente nel 2022, la Fondazione Fs gestirà direttamente il museo, avvalendosi anche del contributo dell’omonima associazione di appassionati. Il progetto di riqualificazione del museo ferroviario di Campo Marzio è nato alla fine del 2016 con un primo studio di fattibilità che si è poi concretizzato con un protocollo d’intesa firmato a luglio 2017 tra ministero dei Beni culturali, Regione, Comune, Ferrovie dello Stato, Fri e Fondazione Fs. La filosofia della rinnovata struttura si dividerà in tre parti: ludico-educativa, tecnico- scientifica e socio-antropologica. Sarà quindi un museo dedicato a più target e non solo a un pubblico esperto, interessato da un punto di vista storico- tecnico.

Oltre agli interventi di restauro interno ed esterno e a un nuovo percorso espositivo, cambierà pure l’ingresso. Non si accederà più da via Giulio Cesare, bensì dal portico di via Ottaviano Augusto, mentre l’atrio diverrà una sala polivalente anche se già da solo ha già un suo fascino, rappresentando un bell’esempio di stile Liberty. I visitatori, una volta varcato il nuovo ingresso, si troveranno davanti un grande atrio vetrato. Oltre all’hotel tematico saranno ricavati spazi per mostre, un laboratorio didattico, una carrozza bar, un negozio di modellismo, un’agenzia di turismo ferroviario, un bookshop e una caffetteria.—



Riproduzione riservata © Il Piccolo