Nasce Cassa rurale Fvg, record di sportelli

Sarà il primo istituto di credito dell’Isontino per numero di sedi. È il frutto della fusione fra Bcc di Lucinico e Fiumicello
Bumbaca Gorizia 11.05.2017 CRA Lucinico, assemblea ordinaria e straordinaria © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 11.05.2017 CRA Lucinico, assemblea ordinaria e straordinaria © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Diventerà il primo istituto di credito, per numero di sportelli, della provincia di Gorizia. Appena nata, schizza già in vetta “Cassa rurale Fvg”, frutto della fusione tra Cassa rurale ed artigiana di Lucinico, Farra e Capriva e Banca di credito cooperativo di Fiumicello e Aiello del Friuli.

La nuova banca, più solida ed efficiente, sarà operativa ufficialmente dal primo luglio e «opererà - fanno sapere i vertici dell’Istituto bancario - sempre nel rispetto dei principi ispiratori del credito cooperativo».

Ventidue sportelli

sul territorio

Saranno 22 gli sportelli distribuiti in un territorio che si estende dalle porte di Udine a quelle di Trieste lungo un’asse che esprime realtà economiche significative caratterizzate da una particolare dinamicità.

Numeri al centro di una breve chiacchierata con i presidenti delle due banche “consorelle”: Renzo Medeossi per Lucinico, Farra e Capriva e Tiziano Portelli per Fiumicello e Aiello.

Quali sono i motivi che hanno portato alla fusione? «Le ragioni - sintetizza Medeossi - sono principalmente tre: la perdurante crisi economica, le innovazioni tecnologiche che hanno imposto alle banche notevoli riassetti organizzativi, e la riforma del credito cooperativo. Questi fattori ci hanno spinto a riflettere sul futuro e sulle prospettive economiche dei Comuni in cui operiamo. I ragionamenti fatti hanno messo in luce l’opportunità di aggregazione. Gli approfondimenti condotti, anche con l’aiuto della Federazione regionale e della Banca d’Italia, hanno dato riscontri positivi, tanto da riconoscere il carattere di lungimiranza del progetto. La storia delle nostre due banche è analoga, essendo entrambe sorte 120 anni fa e avendo poi vissuto vicende simili. Accomunate dall’attenzione per le economie dei territori in cui operano, hanno forti complementarietà e non presentano sovrapposizioni nei territori di competenza».

Fa eco Tiziano Portelli che chiarisce gli obiettivi che si è prefissata la nuova Cassa rurale Fvg. «La finalità principale è avere una banca più solida ed efficiente: il mercato lo impone e la riforma del credito cooperativo lo richiede. Insieme abbiamo contribuito a scrivere una pagina importante nella storia della cooperazione di credito in Friuli Venezia Giulia. La nuova Cassa rurale Fvg sarà in grado di presidiare in modo più efficiente e capillare il territorio, conservando le caratteristiche di una banca locale e mutualistica e aumentando nello stesso tempo le opportunità di valorizzazione sociale e culturale della comunità. Di fatto nel progetto della nuova banca convergono due realtà ultracentenarie, consapevoli dello stesso
dna
mutualistico e delle rispettive complementarietà. La strada che proponiamo ai soci è nuova ma attentamente meditata. L’unione tra le due banche ci è sembrata la risposta più opportuna alle sfide che i tempi ci impongono, per continuare a essere la banca di riferimento del nostro territorio».

Le con
seguenze

per i cittadini

Una sfida importante, ma all’atto pratico la fusione comporterà dei cambiamenti per i soci, i clienti e il territorio? A tranquillizzare tutti interviene Renzo Medeossi. Spiega: «Si tratta di una fusione alla pari, dal punto di vista pratico dal primo luglio non cambierà nulla per i soci e i clienti. Sarà mantenuta la stessa vicinanza che ci ha sempre contraddistinto nei confronti delle associazioni, atteggiamento peraltro ormai assicurato solo dal mondo del credito cooperativo».

La stessa denominazione e il logo scelti riflettono lo spirito della nuova realtà.

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