Nave-ferrovia, attesi dal Cipe 22 milioni

Il finanziamento ben avviato del progetto per la Piastra di Campo Marzio, la possibilità che la Slovenia cambi il proprio orientamento e favorisca il collegamento di Capodistria con Trieste, alcune recenti ed esplicite dichiarazioni dello stesso ministro di Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi: tre indizi che costituiscono più di una prova di un prossimo rapido decollo dell’intermodalità nave-treno, micidiale arma in più di Trieste rispetto alla concorrenza.
Nel recente incontro della governatrice Debora Serracchiani con l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Mario Elia incentrato soprattutto sulla Trieste-Venezia, è passato quasi in sordina l’annuncio che alla prossima riunione del Cipe sarà presentato il progetto per il rafforzamento della Piastra ferroviaria di Campo Marzio con la richiesta di ulteriori 22 milioni di euro di finanziamento che andranno ad aggiungersi ai 28 già stanziati dalla Regione. Non sono stati resi pubblici i dettagli del progetto che in passato rientrava in una trattativa tra la presidente, attualmente in proroga tecnica, dell’Autorità portuale di Trieste, Marina Monassi e l’ex ad di Ferrovie dello Stato, oggi in Finmeccanica, Mauro Moretti. Poprio il commissario in arrivo al porto, Zeno D’Agostino. ha nell’intermodalità una componente fondamentale delle proprie competenze ed esperienze. Per il suo insediamento alla Torre del Lloyd si attende il decreto del ministro Lupi che tarda ad arrivare. Ma alcune recenti dichiarazioni di Lupi sono significative dell’attenzione che questo governo riserva al porto di Trieste. «Come avvenuto per gli aeroporti - ha affermato Lupi al convegno organizzato dall’Osservatorio contract logistics e da Assologistica - il nostro piano strategico dei porti prevede l’individuazione di pochi soggetti: allo stato attuale, ritengo che gli scali di Genova, Trieste e Gioia Tauro siano quelli su cui probabilmente punteremo di più per il settore logistico e cargo». Il piano «con investimenti che rinforzeranno i principali porti collegando la ferrovia con le banchine o i terminal portuale», sarà presentato agli Stati generali della portualità e della logistica convocati a Roma per lunedì 9 febbraio. «Certo è che gli investimenti del mio dicastero - ha messo le mani avanti Lupi - non saranno distribuiti a pioggia»
Altre promettenti indicazioni sono arrivate durante la recente visita a Lubiana del Commissario europeo per la politica regionale Corina Cretu in cui è emerso che Luka Koper sta valutando l’utilità di un collegamento ferroviario con il porto di Trieste. Nell’incontro si è infatti verificato che il secondo binario del tratto ferroviario tra il porto di Capodistria e Divaccia ha un valore complessivo di 1,35 miliardi di euro, cifra per la quale non è stata ancora identificata la possibile copertura. Uno dei possibili canali di finanziamento sarebbe nell’ambito del Connecting Europe facility, ma il progetto va presentato entro il 26 febbraio, mentre risulta difficile anche attingere ai nuovi fondi di coesione 2014 - 2020 che prevedono per l’intera Slovenia un ammontare complessivo di 3,2 miliardi di euro.
La realizzazione del secondo binario con Divaccia, che il porto di Capodistria ha sempre ritenuto strategico, è sostanzialmente messo in questione dalla fattibilità dell'investimento, per cui l'amministrazione dello scalo sta ora valutando valide alternative tra le quali il collegamento ferroviario con Trieste, al cui finanziamento Luka Koper potrebbe addirittura partecipare in proprio. Il porto sloveno esclude invece la possibilità di parziale finanziamento da parte sua del secondo binario, cui recentemente il ministro delle Infrastrutture ha fatto riferimento insieme ad altri partner sloveni tra i quali le Ferrovie.
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