Navi e armatori: un secolo di storia marittima

Foto d’epoca, disegni, pannelli e modellini nella mostra aperta alla Centrale idrodinamica
Lasorte Trieste 15/09/12 - Porto Vecchio, Centrale Idrodinamica, Inaugurazione Mostra
Lasorte Trieste 15/09/12 - Porto Vecchio, Centrale Idrodinamica, Inaugurazione Mostra

Un secolo di storia marittima triestina conservato tra foto d’epoca, disegni in bianco e nero, pannelli e modellini di piroscafi e motonavi. Una rassegna che riporta indietro l’orologio del tempo, che ha scandito i primi passi delle società di navigazione e i primi collegamenti con le linee di lungo corso. Questo e molto altro nella mostra “Il Porto, le navi e gli armatori dal 1818 al 1918”, organizzata dalla Fondazione Istituto di cultura marittima portuale in collaborazione con l’associazione Aldebaran, l’Istituto tecnico Nautico e Italia Nostra, che si è aperta nella sede della Centrale idrodinamica in Porto Vecchio e che sarà visitabile fino al 30 ottobre.

Si parte, nell’allestimento curato dall’architetto Borghi, con i dieci pannelli che illustrano la storia degli armatori triestini a iniziare dal Lloyd Austriaco, la più antica società di navigazione al mondo, sorta a Trieste nel 1836 e divenuta Lloyd Triestino nel 1919, per continuare con la Cosulich, nata nel 1852; il tutto accompagnato da notizie su rispettive sedi, navi, destinazioni e loghi sociali. Non mancano le raffigurazioni delle navi passeggeri in servizio nel Porto di Trieste, sia nelle linee di lungo corso, sia di piccolo e grande cabotaggio, oltre ai disegni dei piroscafi realizzati da Aldo Cherini, dal “Carolina”, la prima nave a vapore costruita dal cantiere Panfili nel 1818 fino al “Gablonz” realizzato nel 1913 e impiegato dal Lloyd Austriaco sulla rotta tra Trieste e Bombay, cui si aggiungono una trentina di foto d’epoca scattate nel Porto di Trieste.

Ma la sezione più prestigiosa è quella che raccoglie oltre sessanta modelli sia di piroscafi e motonavi, sia di imbarcazioni tipiche dell’Adriatico. Si va dall’«Arciduca Lodovico», primo piroscafo per il Lloyd Austriaco costruito a Londra nel biennio 1835-36, all’«Austria», realizzato in ferro nell’Arsenale del Lloyd nel 1865, fino all’«Imperator», destinato alla linea celere di lusso tra Trieste e Alessandria d’Egitto. Nella storia c’è posto anche per il “Martha Washington” costruito in Scozia per l’Unione Austriaca, in servizio di linea sulla rotta da Trieste a New York. Infine sono presenti anche i modelli di barche da pesca dell’Adriatico, dalla “brazzera” al “trabaccolo”, dal “bragozzo” al “caicio”.

«Si tratta di un patrimonio prezioso non solo della storia della navigazione, ma dell’intera città - ha sottolineato Antonella Caroli, direttore della Fondazione, nel corso della cerimonia di inaugurazione della mostra -. Un luogo che raccoglie il nostro passato, che non tutti conoscono, ma che rappresenta il cuore pulsante di Trieste». La mostra è visitabile ogni giorno dalle 9.30 alle 13; il costo del biglietto - tre euro - è comprensivo della visita alla restaurata Centrale idrodinamica. (p.pi.)

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