Negozi “open” e bancarelle a spot
Dall’8 dicembre a gennaio i commercianti potranno vendere merce all’esterno

Sfuggire al Natale, a Trieste, sarà impossibile, perché anche i commercianti che per motivi di budget o per altre questioni non scenderanno in piazza a vendere le proprie merci, potranno farlo direttamente a casa propria. Nel senso che dall’otto dicembre fino a gennaio circa qualunque esercente in ogni zona della città potrà utilizzare lo spazio antistante il proprio negozio per promuovere le merci, continuando l’acquisto all’interno del foro. «Sempre mantenendo liberi i passaggi di sicurezza e quelli per i pedoni», sottolinea l’assessore Lorenzo Giorgi. Si chiama “Natale sotto le stelle” l’iniziativa, in realtà andata in onda anche l’anno scorso, ma forse partita un po’ in sordina. Nonostante ciò ha sortito effetti positivi e per questo viene riproposta pure nel 2017.
«I commercianti abbattono così quella che è la barriera della vetrina - commenta ancora l’esponente della giunta Dipiazza -. Anche per cercare di intercettare tutte quelle persone che ogni giorno sono di corsa. Trasformiamo la città in una grande festa, una sorta di esca per far entrare i clienti anche più disattenti».
Si crea dunque una partecipazione diffusa, dal centro alla periferia. Le zone meno battute dai pedoni, oltre a essere allestite con 15 abeti uguali a quelli di piazza Unità, già dagli scorsi giorni sono state sede propizia di alcuni mercatini. Borgo San Giorgio, piazza Perugino, San Giacomo, piazza Vittorio Veneto, Roiano e tante altre parti saranno protagoniste di bancarelle a spot, due o tre volte alla settimana fino a fine dicembre. In particolare San Giacomo è stata scelta quest’anno per realizzare ulteriori iniziative natalizie e post 25 dicembre grazie a un contributo regionale di 65mila euro (nel 2016 ne aveva beneficiato Opicina). «Con luci, presepe, musica saranno molteplici i momenti aggregativi -, evidenzia Giorgi -. Esporranno realtà artigianali, pure con oggetti fai da te, e anche hobbisti, perché vogliamo che anche in periferia ci sia qualcosa, senza dover per forza andare sempre in centro». Ogni circoscrizione inoltre ha a disposizione mille euro in più per ampliare le proprie attività natalizie.
Non viene tralasciato nemmeno Prosecco, «che da fine novembre a metà dicembre vedrà la realizzazione di una serie di appuntamenti organizzati con il Consorzio ambulanti». Cosa bolla in pentola è ancora top secret. Giorgi non vuole svelare tutte le carte, ma promette che nei prossimi giorni verrà dato un ampio spazio a questo exploit carsolino con una conferenza stampa apposita.
Le luci di Natale anche lì dovrebbero essere pronte per accendersi. Nel cerchio natalizio ovviamente non viene esclusa Opicina, che comunque verrà ravvivata proprio dai mercatini itineranti. Non resta che iniziare a pregustare il Natale made in Trieste.
(b.m.)
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