Nei prati e a bordo strada c’è il rischio “forasacchi”

Il pericolo è che si infilino fra le zampe, nelle orecchie o sotto la coda durante una passeggiata. Occhio ai sintomi
Un cane di piccola taglia viene bagnato dal proprietario per rinfrescarlo dal gran caldo di questi giorni, oggi 13 luglio 2011 a Firenze. Sull'Italia picco della prima ondata di calore della stagione, con temperature che ieri hanno raggiunto punte di 43 gradi a Cagliari e 40 nell'entroterra nuorese. Per oggi la Protezione civile prevede il livello 3 da bollino rosso in 13 città: Bologna, Campobasso, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Trieste. ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI
Un cane di piccola taglia viene bagnato dal proprietario per rinfrescarlo dal gran caldo di questi giorni, oggi 13 luglio 2011 a Firenze. Sull'Italia picco della prima ondata di calore della stagione, con temperature che ieri hanno raggiunto punte di 43 gradi a Cagliari e 40 nell'entroterra nuorese. Per oggi la Protezione civile prevede il livello 3 da bollino rosso in 13 città: Bologna, Campobasso, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Trieste. ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI

Tempo di passeggiate tra il verde ma dietro l’angolo per i nostri amici a quattro zampe c’è il rischio “forasacchi”, i semi delle graminacee selvatiche, simili a delle piccole spighe, che giungono a maturazione tra maggio e luglio. In questo periodo sono dappertutto: nei parchi, nei giardini, ai bordi delle strade. Hanno la capacità di penetrare in tutte le parti del corpo: nelle orecchie, nelle narici, fra le zampe, negli occhi, nel prepuzio, sotto la coda, nelle tonsille, sotto la pelle. I cani sono più esposti, ma i gatti non sono del tutto al riparo da questa minaccia.

Dopo una camminata in un’area verde, è sempre bene controllare il proprio animale. I sintomi che si possono evidenziare dipendono dal punto in cui il forasacco è penetrato. Ad esempio, se si è infilato in un orecchio, il cane scuote ripetutamente la testa e si gratta con la zampa. Sono coinvolti principalmente i cani a pelo lungo, perché queste “spighette” si impigliano nei peli che ricoprono il padiglione auricolare, arrivando all’interno del canale uditivo, fino anche al timpano, rischiando di bucarlo. Se una dovesse entrare nelle narici, il cane starnutisce. Raramente, visto che il cane corre spesso con la bocca aperta, il forasacco può finire pure in gola o nelle vie aeree profonde. In quel caso, la tosse è il sintomo principale. Attenzione anche agli occhi se sono arrossati, gonfi e lacrimanti.

Nei casi più frequenti, questi semi delle graminacee si infilano nelle zampe, tra i polpastrelli. In quel caso il cane mostra fastidio alla zampa, si lecca in continuazione. Se osserviamo con attenzione tra il pelo, possiamo individuare una specie di “pallina”, il sito di entrata del forasacco. Nei casi in cui la “spighetta” si è infilata più in profondità, la zampa aumenta di volume, è calda e dolente alla palpazione e il cane non la appoggia.

«Determinati sintomi non vanno mai sottovalutati e siccome è difficile, se non impossibile, estrarre da soli il forasacco – valuta il medico veterinario Mauro Zaccaria della Clinica Tergeste –, quando c’è un sospetto, è necessario rivolgersi subito al proprio veterinario che valuterà come estrarlo (in alcuni casi per individuarlo serve utilizzare persino un ecografo, ndr) e se somministrare anche una terapia farmacologica». —

L.T.

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