Nel balletto delle scuole Duca d’Aosta “declassata”

Con il primo settembre l’istituzione scolastica con maggior storia alle spalle di Monfalcone, il Circolo didattico “Duca d'Aosta”, perderà la sua autonomia. A “spezzarlo in due” tra gli istituti comprensivi già esistenti, quelli che fanno capo alle due medie cittadine, Randaccio e Giacich, ci ha pensato la Finanziaria nazionale, varata nel 2011 prima dell’avvento del Governo tecnico, ma con lo stesso obiettivo, quello del risparmio. In sostanza, le scuole ricomprese nell’attuale Circolo didattico rimangono, ma senza una guida propria a gestire delle complessità non da poco, soprattutto nella primaria Duca d’Aosta, 350 alunni, dalle provenienze più disparate. Non che negli ultimi otto anni la scuola, come del resto anche l’altra primaria, la Battisti di via 24 Maggio e le due materne di via della Poma e via Primo Maggio abbiano potuto contare su una continuità e stabilità della dirigenza.
Nell’ultimo anno scolastico l’istituto è stato affidato alla dirigente del liceo scientifico Isabella Minon, che peraltro l’ha governato in modo ottimo. Forse in vista proprio dello smembramento? Per lo stesso motivo, con tutta probabilità, lo scorso anno scolastico non è stato assegnato un dirigente in pianta stabile nemmeno al comprensivo Giacich, la cui realtà è pure a dir poco composita. L’Istituto è stato retto dalla dirigente dell’Ic Randaccio, Alessandra Conte Romani, che a cavallo tra 2011 e 2012 ha quindi coordinato l’intera operazione di integrazione delle scuole del Circolo didattico d’Aosta nei due comprensivi cittadini. Agosto, però, è iniziato e l’Ic Giacich che, come il comprensivo Randaccio, grazie alla spartizione del Circolo d’Aosta passa da 800 a oltre 1.100 alunni, non si è visto ancora assegnato un nuovo dirigente dall’Ufficio scolastico regionale. «Ho visto che i termini si sono allungati - afferma il sindaco Silvia Altran -, ma all’Ufficio scolastico regionale avevo già segnalato le particolarità e le esigenze dei nostri istituti. La nostra realtà è importante e allo stesso tempo interessante per ciò che ha saputo mettere in campo in questi anni». Dall’Usr il sindaco afferma comunque di aver ottenuto delle rassicurazioni. «L’obiettivo è avere una dirigenza stabile e capace - aggiunge -, perché credo che in questi anni le nostre scuole abbiano già fatto dei sacrifici notevoli».
Resta da vedere al momento quanto in concreto il cambiamento inciderà sull’utenza, al di là della scomparsa dell’ufficio segreteria dalla Duca d’Aosta che, comunque, dopo 120 anni non avrà più il proprio direttore o preside. È questo il ragguardevole traguardo che la scuola, inaugurata il 16 maggio del 1892 sotto il podestà Ernesto Trevisan, ha raggiunto. In oltre un secolo di vita l’edificio non ha accolto dei bambini solo durante la prima Guerra mondiale, quando accolse una “sezione di sanità” (e sul suo retro un cimitero militare), e all’inizio dello scorso decennio per consentire la realizzazione di un’importante intervento di adeguamento e ristrutturazione.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo