Nel litigio fra conviventi il cane vola dalla finestra

AQUILEIA. In casa scoppia un violento litigio tra conviventi. Il cane, un meticcio di taglia piccola, probabilmente impaurito, si mette ad abbaiare. Ad un certo punto la situazione degenera. La povera bestiola viene presa in braccio e scaraventata, senza pensarci due volte, fuori dalla finestra. Il cagnolino, secondo quanto riferito è vivo per miracolo: ha riportato la frattura di tutte e quattro le zampe. Il fatto, verificatosi recentemente ad Aquileia, in un condominio di via Giovanni Gardenal, ha destato molto scalpore nella città romana. Una cosa simile, sono pronti a giurare i residenti, non era mai accaduta prima. Anche il sindaco è attonito.
Protagonista di questo increscioso episodio una coppia di conviventi, un uomo e una donna del posto, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Stando alle testimonianze, i due, pare annebbiati dai fumi dell’alcool, stavano discutendo animatamente. L’ennesimo litigio. A un certo punto il cane ha iniziato ad abbaiare, evidentemente spaventato dalle urla. E’ accaduto tutto in pochi minuti. Uno dei due aquileiesi, non è chiaro se la donna o l’uomo, ha improvvisamente aperto la finestra dell’appartamento, al primo piano, e ha letteralmente gettato il quattro zampe sulla strada. L’animale ha iniziato a guaire. Facile immaginare il forte dolore provato dalla bestiola che, come detto, si è fratturata le zampe posteriori e anteriori. Increduli i vicini di casa. «Non è la prima volta che queste persone trattano male i loro cani – dichiara una signora che abita poco distante – spesso li vediamo sul terrazzo sotto la pioggia o in pieno sole. Più volte ci siamo rivolti alle associazioni animaliste. Speriamo davvero che qualcuno possa intervenire al più presto».
Aggiunge un altro aquileiese: «Purtroppo è tutto vero, è una vergogna – assicura – quello che è successo è orribile, anche solo da raccontare. Sentire il cane lamentarsi è stato straziante. Mi auguro di non dover mai più assistere a una scena del genere». Sandra Ferrari è una volontaria dell’Ente nazionale protezione animali: «Innanzitutto – spiega – si tratta di un caso di maltrattamento. La legge prevede una sanzione e il sequestro degli animali. In questi casi la cosa migliore è contattare al più presto la Guardia forestale oppure le forze dell’ordine. Noi, come volontari, non possiamo intervenire per sequestrare l’animale». Il sindaco, Alviano Scarel, commenta: «Spiace sentire di simili atrocità. Il rispetto verso gli animali è sinonimo di civiltà. Comprendo il disagio dei cittadini. E’ un fatto sicuramente grave, lo definirei un episodio di violenza del tutto gratuito. Ad Aquileia, in tanti anni, è la prima volta che mi succede di commentare una cosa simile».
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